Opera Pia. Angelo Comiti contesta Luca Montella
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Spunta la Luna dal Monte
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LA MADDALENA – Con una lettera indirizzata al Sindaco Luca Montella, e per conoscenza al Direttore del Centro di Programmazione Regionale Dott. Gianluca Cadeddu, Angelo Comiti contesta la decisione dell’attuale amministrazione comunale sul cambio di destinazione d’uso dell’Opera Pia, di cui alla recente delibera del Consiglio Comunale n. 37 del 16/05/2016.
“Illustrissimo Sig. Sindaco… mi congratulo per il clima consociativo che è riuscito ad instaurare, sul fronte politico amministrativo cittadino, in questo primo anno del suo mandato.
Sono bastate poche deleghe intestate ad alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, accompagnate dalla Sua indubbia capacità oratoria e populista, per procedere, senza inciampi, in uno stagno dove non gracidano più neanche le rane.
Unitamente alle rane, sono scomparse, nel vissuto quotidiano, intere specie animali e vegetali.
Non esistono più cinghiali che grufolano nel nostro territorio, si sono estinte le zecche, unitamente alle erbacce e, finalmente, dai rubinetti delle nostre case sgorga acqua Sangemini.
Si vocifera che presto potremmo raggiungere Palau camminando sull’acqua.
Se il consociativismo non fosse una pratica che altera il principio democratico del confronto, e quindi dell’alternanza, sarebbe un grande successo.
La delibera di cui nell’oggetto è un valido esempio di quanto sopra asserito. Sono sempre stato un convinto assertore e difensore della “sovranità del Consiglio Comunale”, organismo istituzionale più prossimo agli interessi delle comunità e, per il principio di sussidiarietà, di pari dignità con qualsiasi altra istituzione sovraordinata.
Nel caso in questione, sono convinto sia stata carpita la buona fede di molti consiglieri comunali, indotti ad una votazione favorevole al cambio di destinazione d’uso, opaca, immotivata, contradditoria e, quindi, sicuramente negativa.
Veniamo ai fatti.
In esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale n. 30 del 13/07/2015, veniva conferito dalla dott.ssa Barbara Pini l’incarico al dott. Ing. Pietro Pasella, al fine di ottenere una perizia tecnico-amministrativa e contabile sugli interventi avvenuti nel corso degli anni nell’edificio ex Opera Pia.
Il 03/08/2015, la perizia veniva resa al committente. L’arco temporale esaminato va dal luglio 1992 al 31/12/2015. Leggendo la copiosa e puntuale relazione, appare del tutto evidente un primo elemento di contraddizione sull’esigenza di un cambio di destinazione d’uso.
Infatti, tutte le risorse e gli atti amministrativi conseguenti, sono stati finalizzati alla realizzazione di una struttura da utilizzare per “fini teatrali, culturali e di spettacolo”.
Il tentativo di accreditare presso l’opinione pubblica cittadina, e non solo, che si sia proceduto alla realizzazione di un teatro lirico, è volgare e mendace. Trascinare, inoltre, il C.P.R. in questa operazione sciatta e dannosa, con il malcelato fine di impedire a questa collettività, dopo decenni, di avere finalmente un centro culturale polivalente in cui soddisfare le molteplici esigenze, espresse spesso a livelli di eccellenza, nei settori più disparati (cinema- teatro – danza- judo, ecc…), spero non vada a buon fine.
Si legge, nel corpo della delibera in oggetto, che in “questo particolare momento storico”, è necessario fare spazio, all’interno della costruenda struttura, ad opere di carattere socio- sanitario con la giustificazione che esse possano trovare complemento nel vicino ospedale “Paolo Merlo”. Lo stravagante abbinamento troverebbe la sua giustificazione nell’utilizzo di 500.000,00 euro, promesse dal C.P.R., attraverso l’inserimento della nuova destinazione nel piano di coesione a livello europeo (PAC). Per esperienza e conoscenza delle procedure, l’unico scopo che verrà raggiunto, sarà quello di trasformare il tutto in una incompiuta sine die su ambo i fronti.
Così come riportato nella perizia dell’ing. Pasella, e facilmente rintracciabile agli atti, è stato sottoscritto un atto notarile, con tanto di planimetrie allegate, con la Parrocchia di Santa Maria Maddalena che, sulla scorta di una stima effettuata dall’ufficio tecnico erariale, è costato a questa collettività 924.500,00 euro, quale ristoro per i manufatti e le aree cedute alla municipalità. Dalla planimetria allegata all’atto si può facilmente individuare un manufatto (adiacente l’ex radio Arcipelago), che potrebbe ospitare l’eventuale struttura socio- sanitaria, con finalizzazione del contributo regionale promesso, adoperandosi, nel contempo, per individuare i finanziamenti necessari per l’ultimazione del centro polivalente, evitando la commistione di usi, a dire poco stravagante.
Con un po’ di coraggio dal punto di vista amministrativo, alla soglia del compimento dei 250 anni di esistenza di questa collettività, si potrebbe inaugurare una struttura da consegnare alla cittadinanza di grande valenza culturale e sociale, magari intestata, vista la straordinarietà dell’evento, alla signora Lia Origoni.
Non Le chiedo, signor Sindaco, di trasformarsi in un novello “Fitzcarraldo”, mirabile protagonista dell’omonimo film di Werner Erzog, ma mi appello alla Sua autorevolezza e sensibilità perché il lavoro fatto da chi vi ha preceduto non venga buttato alle ortiche, seguendo scorciatoie che, solo apparentemente, paiono più semplici.
Nella speranza che voglia dedicare un po’ di attenzione a questo mio modesto e piccolo contributo, colgo l’occasione per salutarLa cordialmente”.
Angelo Comiti – (ex Sindaco)
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La memoria corta…
Opera Pia. L’incompiuta Malvagia.
Bisogna leggere la Perizia Tecnica richiesta dal Comune nel luglio 2015… per capire. (clicca)
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(Attenzione: La lettura di questo Post è sconsigliata alle persone ipertese o sofferenti al cuore. Le risate che ne potrebbero derivare, potrebbero mettere seriamente a rischio il sistema cardiocircolatorio.)
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