Problemi alle 3 Caravelle
da La Nuova Sardegna
Infiltrazioni d’acqua piovana e tetti pericolanti
.
LA MADDALENA – Le piogge degli ultimi giorni hanno causato nuove infiltrazioni d’acqua nelle palazzine “Tre Caravelle”, in località Padule. Il Comune è proprietario degli edifici, costruiti negli anni Cinquanta nel borgo di pescatori. Le case sono esposte a vento e salsedine. Per questo necessitano di continui lavori di manutenzione.
«Le coperture del tetto non garantiscono la tenuta da infiltrazioni d’acqua piovana – ricorda in Consiglio il capogruppo di minoranza, Gaetano Pedroni, Il Vento che Cambia. Dodici famiglie segnalano allagamenti negli alloggi e danni alla mobilia. L’amministrazione deve trovare in fretta una soluzione».
Lo stato di degrado in cui versano le abitazioni era stato segnalato dal gruppo di opposizione anche nove mesi fa, sempre durante una seduta consiliare. «Nel frattempo la situazione è anche peggiorata – incalza il consigliere di minoranza Roberto Zanchetta – È una situazione indecorosa che si trascina da molto tempo. Chiediamo ancora una volta se l’amministrazione abbia previsto un piano di interventi per la definitiva messa in sicurezza delle palazzine. Gli ultimi piani delle case popolari si allagano sistematicamente ogni volta che piove, servono urgenti lavori di manutenzione, per risolvere questo e altri problemi. A questo punto l’amministrazione deve trovare alloggi alternativi agli inquilini».
Il capogruppo di maggioranza Alberto Mureddu, con delega alle manutenzioni, spiega che non è facile trasferire 12 famiglie. «Il Comune ha già fatto alcuni interventi sulle aree pubbliche – racconta -. Con i tecnici comunali abbiamo fatto e stiamo facendo diversi sopralluoghi per capire come possiamo intervenire. È chiaro che gli inquilini non possono vivere in queste condizioni, gli ambienti non sono sicuri né salubri. Il Comune però al momento dispone solo di 4 appartamenti, non sono sufficienti ad ospitarli tutti, quindi stiamo monitorando la situazione per garantire prima possibile alloggi sicuri a tutte le 12 famiglie».
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.