600mila euro del Comune di La Maddalena: “Una Trappola in alto mare”
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Crisi Coronavirus, Confcommercio: “-84 miliardi di consumi”
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LA MADDALENA – Anche in Sardegna, come in altre regioni d’Italia, nella giornata di inizio della Fase 2 il popolo delle partite Iva ha deciso di manifestare il proprio malessere, affiggendo in molti negozi della Sardegna manifesti di denuncia simili ad epitaffi per la morte della categoria:
In tutta l’Isola, (come del resto in gran parte d’Italia), le partite IVA continuano a manifestare a gran voce il loro catastrofico disagio sulla precaria situazione in cui versano, non solo per la crisi provocata da questa bruttissima emergenza Coronavirus ma anche per tutti gli anni in cui il Governo E LA POLITICA si è dimenticata di loro: “aumentano le tasse e la burocrazia, ci hanno promesso i 600 euro e adesso gli 800 per l’emergenza coronavirus, ma oltre il 30 per cento delle Partite Iva non ha ricevuto nulla…“.
Una situazione veramente pesante che non trova aiuto da parte di nessuno. Una politica assente con tante promesse ma piena di trappole.
E così sta accadendo a La Maddalena: “Più pilu pè tutti”… ma dentro una bella trappola.
Nell’ultimo Consiglio Comunale di fine aprile, la sola maggioranza, dopo un acceso dibattito circense… ha approvato una serie di interventi – (vedi) – per far fronte, (a loro dire…), all’emergenza Covid-19 a favore del territorio di La Maddalena, ponendo però dei paletti proprio a carico delle disastrate partite IVA locali che potranno accedere ai sostegni previsti, solamente a condizione che nella successiva fase di “svenamento” assumano più personale dell’anno precedente.
Ma come possono, i nostri ben pensati amministratori locale – (pronti peraltro ad una prossima campagna elettorale…), pensare che la prospettiva di benessere si trovi dietro l’angolo dopo tutto questo disastro che, peraltro, ancora non si sa quando potrà finire?
La gente ha bisogno di un sostegno concreto, ora!
“Un crollo dei consumi per il 2020 pari a quasi 84 miliardi di euro, cioè -8% rispetto al 2019”: questa è la stima aggiornata dell’Ufficio studi di Confcommercio Nazionale sugli effetti del lockdown a causa del Coronavirus, secondo una valutazione prudenziale e basata su una ipotesi di progressiva e graduale riapertura delle attività economiche, considerando – addirittura – la data del 1° ottobre per il ritorno ad una fase di totale normalità.
Oltre ¾ della perdita dei consumi, fa sapere sempre la Confcommercio Nazionale, sono concentrati in pochi settori:
- vestiario e calzature;
- automobili e moto;
- servizi ricreativi e culturali;
- Alberghi;
- Bar e Ristoranti;
Questi ultimi due – (Alberghi, Bar e Ristoranti) – sono i comparti che registrano le cadute più pesanti:
- -48,5% per i servizi di alloggio;
- -33,3% per bar e ristoranti.
A La Maddalena, il danno a carico di queste ultime partite IVA, ad oggi ipotizzato, è incalcolabile: come potranno fare a pagare gli affitti, le bollette, le tasse e tutto il resto accumulato sin ora senza poter lavorare?
Detto ciò, (senza entrare troppo nel vivo… perché è solamente spaventoso…), non mi sembra che la prospettiva di benessere, prossima e futura, possa consentire, soprattutto a questi nostri settori commerciali, di conciliarsi con gli enormi paletti posti dalla nostra Amministrazione Comunale in questa “Trappola in alto mare dei 600mila euro di contorti e finti aiuti”.
Quindi, credo che bene abbiamo fatto le opposizione Consigliari ad astenersi al voto di questo provvedimento veramente inutile:
“Cara Amministrazione Comunale… se volete aiutare le persone in seria difficoltà, fatelo con altrettanta seria convinzione!…
Ma senza farvi troppe seghe al cervello.
Di chiacchiere propagandistiche o di medagliette da appendere al petto, ne abbiamo già abbastanza…
Questo non è il momento di cazzeggiare ancora!”
Alberto Tinteri
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