SEGNALAZIONI ED OPINIONI

Amianto sparso su tutto il territorio

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LA MADDALENA – Nel 1992 lo stato italiano ha promulgato una legge per abolire l’uso dell’amianto che è stato così bandito per tutti gli usi – (legge n. 257/1992).

Secondo la norma, però, pare non ci sia alcun obbligo di intervento per il pregresso, ma ci sono situazioni in cui su ordine dell’Autorità, si può essere obbligati – anche in questo caso e comunque anche dopo – ad effettuare le opportune bonifiche dell’amianto presente nelle abitazione civili, edifici pubblici e privati esposti in zone frequentate dalla gente.

Il 2 giugno 2017, dunque, dopo numerose sentenze e proteste di ogni tipo a livello nazionale in cui veniva coinvolta anche la Marina Militare, veniva diffusa la notizia che presso la biblioteca comunale di La Maddalena, si era tenuta la prima giornata dello Sportello Amianto di La Maddalena.

Lo sportello dedicato alla delicata questione amianto, doveva essere attivo una volta al mese, grazie all’Associazione Familiari Vittime Amianto Onlus e alla stessa Amministrazione Comunale che aderiva a questa importante iniziativa.

Lo scopo primario di tale iniziativa, era quello di stilare una anagrafe delle vittime dell’amianto presenti nell’isola e allo stesso tempo dare informazioni corrette agli ex esposti e denunciare la presenza nel territorio di tale materiale cancerogeno al fine di procedere alla sua eliminazione.

Immediatamente, diverse persone si sono presentate allo sportello proprio per denunciare la presenza di amianto vicino alle proprie abitazioni chiedendo informazioni e supporto per procedere allo smaltimento di questo materiale.

Ma, nonostante i buoni propositi, pare che la questione si sia arenata sin da subito: i denunciati non hanno avuto alcun supporto e l’amministrazione comunale continua a tollerare la presenza sul territorio di questo terribile amianto, ancora sparso in diverse zone del territorio e della Città stessa in varie abitazioni.

A La Maddalena, ancora oggi, cercare da soli una discarica di Eternit o abitazioni ancora dotate di questo pericoloso materiale, non è la soluzione ideale: si viene inascoltati da tutti.

L’abbandono indiscriminato di questo velenoso materiale e/o il continuo utilizzo dello stesso nelle tante abitazioni private, dovrebbe, stando alla legge, essere perseguito dall’Autorità Comunale competente, per materia di salute pubblica.

Ma chi controlla a La Maddalena questo stato di fatto ancora pericolosamente esistente?

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