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Attenzione: Omicron è più resistente sulle superfici: “E’ importante igienizzarle”

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TGCOM24 La variante Omicron del coronavirus resiste sulle superfici più a lungo rispetto al virus SarsCov2 originario: questo potrebbe facilitare la trasmissione dell’infezione attraverso il contatto con le superfici o altri oggetti, i cosiddetti fomiti.

Lo sostiene uno studio dell’University of Hong Kong, pubblicato su bioRxiv, piattaforma su cui vengono rese disponibili ricerche prima della valutazione da parte della comunità scientifica.

fomiti, sono, appunto, gli oggetti inanimati che una volta contaminati o esposto a microrganismi patogeni come i virus, possono trasferire una malattia infettiva. I ricercatori hanno verificato la stabilità del virus su diverse superfici sia lisce sia porose. In tutti i casi, Omicron si è dimostrata più resistente del virus di Wuhan. Sull’acciaio inossidabile, due giorni dopo l’inizio dell’esperimento rimaneva attivo solo lo 0,09% delle particelle virali del ceppo originario contro il 14,18% di Omicron. 

Plastica, vetro e superfici porose Quest’ultima, dopo 7 giorni aveva ancora quasi il 2% delle particelle di virus attive. Sulla plastica (polipropilene), dopo due giorni rimaneva attivo solo lo 0,14% del virus originario contro l’8,47% di Omicron; sul vetro lo 0,1% del virus di Wuhan contro il 6,13% di Omicron. Risultati meno evidenti sono stati osservati sulle superfici porose, sulle quali il virus si degrada molto più velocemente.

La nostra scoperta – osservano gli esperti –  implica che la variante Omicron ha una maggiore probabilità di essere trasmessa attraverso i fomiti”, scrivono i ricercatori. L’igiene delle mani e la disinfezione frequente delle superfici nelle aree pubbliche sono altamente raccomandate. “

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