
Colpo di scena. “Traghettopoli”. Il Riesame annulla il sequestro preventivo delle navi Cin-Tirrenia

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Ora casca l’asino?… o l’asino non è mai caduto?
REDAZIONE – Stando a quanto reso noto dalla stampa nazionale, il decreto di sequestro, della Procura di Genova, per le 4 navi della CIN è stato annullato, dopo quasi un mese di baccano mediatico, dal tribunale del Riesame di Genova, presidente Massimo Cusatti.
Il provvedimento era stato chiesto dal pm Walter Cotugno e disposto dal giudice Silvia Carpanini.
«Siamo molto soddisfatti del provvedimento del Riesame, che ha saputo fare giustizia meditata», dicono gli avvocati della Cin, i legali Beniamino Carnevale e Pasquale Pantano.
Il sequestro preventivo era del valore di 64 milioni di euro, coi traghetti impegnati sulla rotta Genova-Porto Torres.
Secondo l’impianto accusatorio, le navi della società erano prive dei requisiti fissati dalla normativa internazionale in materia ambientale: alcuni componenti dei motori principali e dei diesel dei generatori di corrente sarebbero stati manomessi o sostituiti con pezzi di ricambio non originali e, quindi, non conformi alle norme, che sarebbero state aggirate con false attestazioni riportate sui registri o attraverso la contraffazione dei segni di autenticazione di competenza delle autorità pubbliche. Sempre secondo l’accusa, i dirigenti della compagnia avrebbero regalato biglietti a ufficiali e ammiragli della Capitaneria di porto affinché chiudessero un occhio.
(NDR. Ora, avendo dissequestrato le navi, la domanda sorge spontanea: dove e su quali navi i pubblici ufficiali avrebbero chiuso un occhio… determinando il meccanismo corruttivo impressionante?..)
Per questo filone, la procura ha chiesto 13 misure: 2 arresti domiciliari e 11 interdittive.
La giudice deciderà nei prossimi giorni.
Secondo gli investigatori, quindi, le compagnie del gruppo Onorato avrebbero regalato, in sei anni, quasi 34.000 biglietti. Prova, per la Procura, di un «meccanismo corruttivo impressionante», che coinvolge ufficiali «strategici» per le compagnie. Per gli investigatori, inoltre, molti biglietti regalati erano «correlati inequivocabilmente” a trattamenti di favore. Tra i fruitori degli omaggi gli appartenenti alle Capitanerie di porto e forze dell’ordine, due magistrati e funzionari pubblici.
Ora, dopo il dissequestro dei beni, le quattro navi della Cin sono tornate nella piena disponibilità della società… in quanto – verosimilmente – non più oggetto di prova del reato contestato.
(NDR. A quanto pare… per il giudice del riesame, le prove della ”chiusura degli occhi sulle navi incriminate” non sussiste… – Quindi, c’è da capire quale sarebbe in nesso causale che vede i fruitori degli omaggi elargiti, quali appartenenti alle Capitanerie di porto, forze dell’ordine, due magistrati e funzionari pubblici vari… nonché anche due alti ufficiali di Marina, che nulla hanno a che fare con i compiti di istituto della Sicurezza della Navigazione (mercantile) in capo al Ministero dei Trasporti…).
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