Come sterilizzare le mascherine di protezione
.Il consiglio del Farmacista
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LA MADDALENA – Sterilizzare le mascherine, consentendone il riutilizzo, può farci risparmiare qualche soldo, e comunque, se utilizziamo uno sterilizzatore UV, ci consente di utilizzare la stessa apparecchiatura anche per sanificare altri oggetti.
Le mascherine in tessuto
- Le mascherine fatte in tessuto (cotone o TNT, il più delle volte) si possono lavare in lavatrice usando semplice acqua calda (avendo l’accortezza di usare un programma di almeno 60 gradi). Prima di riutilizzarle è indispensabile farle asciugare bene stendendole possibilmente al sole. E, ad asciugatura avvenuta, non stirarle. Le mascherine di questo tipo si possono riutilizzare più volte (i produttori di solito suggeriscono fino a 10), purchè non siano danneggiate, strappate o infeltrite.
- Se vengono usate per brevi periodi (per esempio, andare a fare la spesa) si possono anche lavare dopo 3-4 utilizzi. Diversamente, se le si indossano al lavoro per 8 o più ore, è opportuno disinfettarle ogni sera.
Le mascherine chirurgiche
In linea di massima, questo tipo di mascherine dovrebbe essere monouso. Esistono però dei metodi per estenderne la vita per altri due utilizzi, a patto che ovviamente siano del tutto integre, o non siano state indossate per troppe ore consecutive (quattro sarebbe il limite prudenziale):
- Pulirle con uno spray disinfettante idroalcoolico con alcool almeno al 70% (e farle asciugare perfettamente all’aria prima di riutilizzarle, senza usare una asciugatrice). Lo svantaggio è che la capacità filtrante, già minima nel caso delle chirurgiche, si affievolisce ancora di più
- Tenere la mascherina sospesa su di una pentola in ebollizione per almeno 10 minuti. Metodo pericoloso se non si fa estrema attenzione al vapore
- Lasciare la mascherina su uno stenditoio, all’aria aperta, per qualche giorno. In questo modo il virus non sopravvive e scompare del tutto perché non trova alcun organismo umano in cui potersi replicare.
- Usare uno sterilizzatore UV
Le mascherine FFP2/3 (o N95, secondo gli standard americani)
Anche per queste mascherine (che generalmente dovrebbero essere usate dagli operatori sanitari e di soccorso) la riutilizzabilità sta nel disinfettarle in modo che possano conservare la capacità filtrante e aderire bene al volto.
Oltre ai metodi illustrati, quello che prevede l’utilizzo dei raggi ultravioletti è il più efficace.
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