
Coronavirus. Attesa la stretta di Natale. Oggi la decisione del Governo
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ROMA – (ansa) – Potrebbe arrivare già oggi la decisione del governo sulla sempre più probabile stretta anti-Covid in vista delle festività di Natale. E’ ancora in corso una interlocuzione con gli esperti del Comitato tecnico scientifico, con cui l’esecutivo sta valutando le varie opzioni sul tavolo per evitare gli assembramenti che si sono visti nel weekend e scongiurare così la terza ondata.
Le ipotesi al vaglio sono quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi: dalla vigilia a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti. Oppure quella – più probabile – di una grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi. E con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20.
“Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale – dice il ministro della Salute Roberto Speranza – spero che in tempi brevi si possano prendere ulteriori misure per scongiurare un’ipotetica terza ondata“.
In Italia la curva dei contagi è in fase calante, mentre in Germania sta salendo. Ma la stretta ci sarà: “è necessario, spiega il Cts, perché i dati dell’epidemia sono ancora “preoccupanti” (ieri 12.030 casi e 491 vittime nell’ultimo bollettino). “Bisogna estendere le misure, altrimenti a gennaio saremo nei guai“, dicono gli esperti. Resterà in piedi probabilmente l’unica deroga degli spostamenti tra piccoli Comuni entro un certo numero di chilometri.
In Sardegna, dopo l’impennata dovuta a un riallineamento dei casi del Nuorese, anche in Sardegna calano contagi e ricoveri (qui il bollettino), ma il numero dei morti è ancora alto: ieri undici nuovi decessi.
Ma “la calca nelle vie dello shopping di Roma e Milano non può determinare un lockdown anche nei nostri paesi” avverte Omar Hassan, sindaco di Modolo e presidente Anci dei piccoli Comuni della Sardegna: “Ogni situazione è differente, e in modo diverso va trattata. Un provvedimento generalizzato non è opportuno, i sindaci sono le persone più adatte per stabilire caso per caso come regolare la circolazione e le attività nel proprio Comune, a seconda dei contagi e del senso di responsabilità dei cittadini, che devono essere coinvolti nelle scelte“.
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