Coronavirus: passeggiata, jogging, bambini. Cosa si può fare e cosa no
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ROMA – (ansa) – La circolare del Viminale di ieri 31 marzo 2020 – (—> vedi) – serve a chiarire l’interpretazione delle norme contenute nel decreto del governo su passeggiate e spostamenti. Va chiarita immediatamente una cosa molto importante: non viene modificata alcuna norma in vigore. In altre parole: il decreto del governo resta quello (stabilisce, meglio ricordarlo, che si può uscire dalla propria abitazione esclusivamente per motivi di lavoro, di assoluta urgenza o di necessità o di salute), e la circolare – diretta ai prefetti – serve solamente per chiarire l’interpretazione che di quelle norme che va data da parte delle forze dell’ordine, quindi a chiarire alle stesse forse di polizia se fare una multa oppure no.
Ecco dunque le regole stabilite dal governo – (con il Dpcm del 22 marzo e il decreto legge del 25 marzo):
Fondamentalmente Bisogna restare a casa!
Passeggiate:
- Si può uscire di casa per andare a fare la spesa, per andare in farmacia, per andare a comprare i giornali.
- Si può passeggiare per raggiungere un negozio aperto e comprare un bene «per assolvere a una necessità della vita quotidiana per se o per la famiglia».
- I bambini possono passeggiare con uno dei due genitori in prossimità della propria abitazione.
- Si può portare fuori il cane rimanendo in prossimità della propria abitazione.
Attività motoria all’aperto:
- I parchi sono chiusi, dunque l’attività motoria è consentita ma in prossimità della propria abitazione, da soli e mantenendo almeno un metro di distanza da ogni altra persona.
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