Dal 1° Aprile via le restrizioni e la Struttura Commissariale anti-covid
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ROMA – Da venerdì 1° Aprile l’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario. Anche il sistema dei colori viene definitivamente abrogato, ma il monitoraggio proseguirà.
E’ quanto riportato dalla Stampa Nazionale.
Termina l’obbligo di Super Green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50 – (la sospensione di coloro che ne saranno sprovvisti non avverrà più, ma resta la multa in caso di mancato rispetto dell’obbligo vaccinale): a chi ha superato questa soglia d’età sui luoghi di lavoro sarà richiesto solo il pass base.
Stop al certificato verde anche sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, dove proseguirà l’obbligo di indossare le mascherine fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.
Anche nei Bar e Ristoranti all’aperto non sarà più prevista l’esibizione di alcun certificato. Per la ristorazione al chiuso “al banco o al tavolo” servirà il pass base. Dal primo aprile decade, inoltre, il limite alle capienze nelle strutture e dunque anche negli stadi – dove per accedere sarà richiesto il lasciapassare base – sarà possibile occupare il 100% dei posti.
Stop anche alle quarantene da contatto con un caso positivo al Covid, anche per i non vaccinati: dovrà restare in autoisolamento solo chi ha contratto il virus mentre chiunque abbia avuto un contatto dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza, indossando la mascherina Ffp2.
Non ci sarà più quindi distinzione tra vaccinati e non vaccinati come ora.
La campagna vaccinale – che il generale Figliuolo ha guidato a partire dall’1 marzo del 2021, succedendo a Domenico Arcuri – vede finora una somministrazione di 135 milioni di dosi di vaccini anti-Covid. Il ciclo primario è stato concluso da 49,7 milioni di italiani (l’83,9% della popolazione complessiva). Hanno fatto la terza dose 38,6 milioni di persone (il 65,2% del totale). Nei periodi più caldi le somministrazioni hanno anche superato le 600mila al giorno. Negli ultimi mesi c’è stato un netto calo.
E’ così arrivato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto varato il 17 marzo dal Cdm con le norme per fare tornare l’Italia alla normalità post Covid, attraverso una serie di misure previste dalla road map tracciata dal governo, con diverse tappe fino alla fine del 2022.
E dopo la Struttura di Emergenza guidata dal Generale Figliuolo, è stata prevista una nuova struttura ma più leggera. “Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia“, questo il nome della stuttura che andrà a sostituire quella commissariale e che opererà fino al 31 dicembre 2022 con le stesse funzioni.
Dall’1 gennaio 2023 il ministero della Salute subentrerà poi all’Unità. Il passaggio di consegne è indicato all’articolo 2 del decreto varato giovedì. Il direttore dell’Unità – che “agisce con i poteri attribuiti al Commissario straordinario” – sarà nominato con un decreto del presidente del Consiglio. Ci sarà inoltre un vicario, un dirigente di prima fascia del ministero della Salute.
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(NDR – Resta, però, da risolvere al più presto l’emergenza peggiore: l’ODIOSA guerra Russia-Ucraina…)
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