Diminuiscono i casi Covid in Sardegna. Ma salgono nel resto del territorio
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ROMA – In aumento i casi di coronavirus in Italia: oggi sono 1.597 i nuovi positivi (+163) trovati grazie all’elevato numero di tamponi testati (94.186 in 24 ore). Si registrano 10 vittime da Covid mentre sono in forte risalita i pazienti in terapia intensiva, ben 164 (+14 rispetto a mercoledì). In totale i casi di coronavirus sono 283.180 mentre il numero delle vittime è salito a 35.587.
Aumentano anche i guariti e i dimessi nelle ultime 24 ore: sono 613 contro i 471 di mercoledì. Il totale ammonta a 211.885 dall’inizio della pandemia.
Le Regioni che fanno segnare i maggiori incrementi sono:
- la Lombardia (+245 casi in 24 ore)
- la Campania (+180)
- il Lazio (+163)
- il Veneto (+147)
- l’Emilia Romagna (+110)
- la Sicilia (+106).
Una sola Regione è a zero nuovi casi: la Valle d’Aosta.
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Una buona notizia c’è: la Sardegna non è più in vetta alla classifica dei nuovi casi per centomila abitanti. Ma aumentano le terapie intensive
A dirlo è la Fondazione Gimbe, di Bologna, con un report relativo alla settimana dal 2 all’8 settembre:
La Sardegna registra 22,69 casi ogni 100mila abitanti con numeri superiori alla media nazionale, ma riesce comunque a scendere al terzo posto, proprio dietro Trentino e Liguria.
Nell’analisi di questi dati va sempre tenuto conto della presenza di turisti – (e lo stesso vale per Trentino e Liguria) – nel periodo estivo. La Sardegna così registra un rallentamento nella crescita dei casi: meno dodici rispetto ai sette giorni precedenti, da 384 a 372. Il 62% dei ricoverati in terapia intensiva si distribuisce in sei regioni.
E tra queste, a quota 10 casi, c’è anche la Sardegna.
“Nell’ultima settimana – afferma il Dott. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, riferendosi al quadro nazionale – crescono i nuovi casi e, soprattutto, le persone attualmente positive, sia per l’incremento dei casi testati, sia per il costante aumento del rapporto positivi/casi testati. Si consolida inoltre il trend in aumento delle ospedalizzazioni con sintomi e dei pazienti in terapia intensiva. Sono tutti segnali che, guardando a quello che sta accadendo Oltralpe, impongono di mantenere molto alta l’attenzione”.
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