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Diportisti cacciati da Cala Gavetta

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da La Nuova Sardegna

Un esposto in Procura contro la decisione dell’amministrazione comunale

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LA MADDALENA  Costretti dal Comune a mollare gli ormeggi dal porto di Cala Gavetta per far spazio alle imbarcazioni dei turisti, alcuni diportisti locali hanno presentato un esposto in Procura e agli enti interessati. Denunciano di essere stati sollecitati dalla direzione del porto comunale a spostarsi nel porticciolo di Cala Balbiano: «Approdo che non rispetta le norme di sicurezza».

A Cala Balbiano, di fatto, sono stati collaudati solo i pontili galleggianti esposti ai venti di Scirocco. L’ordinanza numero 116 della Capitaneria autorizza l’approdo in zone interdette alla navigazione, deferendo la scelta delle imbarcazioni da ormeggiare al Comune. L’ordinanza, impone disposizioni per salvaguardare la sicurezza, richiamando il rispetto delle regole per prevenire gli abbordi in mare, “che non possono essere rispettate”, poiché mancano idonei segnalamenti notturni e diurni che indicano l’ingresso e l’uscita dal porticciolo. Inoltre, all’ingresso di Cala Balbiano c’è una grossa secca non segnalata. Per la banchina “Medaglie d’oro”, ad esempio, il piano ormeggi è stato reso operativo solo dopo l’approvazione della capitaneria.

Il porticciolo turistico di Cala Gavetta è gestito dal Comune che, come previsto dal regolamento, può imporre eventuali trasferimenti. «La direzione del portorecita l’articolo 4per necessità proprie, si riserva la possibilità di revocare qualsiasi tipo di assegnazione di ormeggio, sia permanente che temporanea. L’utente, nel caso, è obbligato a liberare l’ormeggio».

Al centro della querelle «l’insicurezza degli ormeggi e il breve preavvisodenunciano i diportisti -. E la decisione della direzione del porto, giustificata dal fatto che l’operazione avrebbe garantito un maggior introito. Nonostante le rimostranze per il disagio, in maniera irrevocabile – raccontano – ci ha sollecitati a spostare le imbarcazioni al presunto approdo di Cala Balbiano, in cui è posizionato un banchinamento con pontili galleggianti, di fatto, un nuovo probabile approdo turistico, la cui responsabilità è in capo al Comune, ma non risulta ancora terminato e consegnato».

I diportisti sottolineano che l’area è disciplinata dal punto di vista della sicurezza da due ordinanze della capitaneria: la 42 del 22 marzo 2016 e la 116 dello scorso 7 agosto. «Quest’ultima è stata emanata lo stesso giorno del provvedimento della direzione del porto. Prevede una deroga per alcuni mezzi autorizzati dall’amministrazione comunale, quali non si sa, e ai mezzi dello Stato in generale. Ma applica comunque divieti. Non sono chiare le modalità di accesso al presunto approdo e se lo stesso sia sicuro o meno».

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