Emergenza idrica. Invasi a secco

Previsti razionamenti in Gallura

RUBINETTI_ACQUA_GIALLA

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OLBIA – Bacini a secco, nord dell’Isola in piena emergenza idrica. Sono preoccupanti i livelli di scorta dei principali laghi che approvvigionano le province di Sassari e Nuoro, ma soprattutto la Gallura. In alcuni centri sono già scattate le restrizioni e se non dovessero arrivare precipitazioni sufficienti a ricostituire le scorte si rischiano ulteriori limitazioni nelle prossime settimane.

Il quadro della situazione è quindi complicato e rischia il peggioramento. Alla base di tutto c’è l’approvvigionamento: la Sardegna non può contare sulla risorsa presente in Natura, come succede nelle altre regioni d’Italia.

Nell’Isola l’85 per cento delle risorse idriche (il 26 per cento utilizzato per uso civile, il 68 per cento per uso irriguo e il 6 per cento per uso industriale) provengono dai bacini di superficie, laghi artificiali, la cui capienza e disponibilità d’acqua sono soggette alle variazioni climatiche. La situazione cambia quindi di anno in anno, migliorando o peggiorando a seconda della piovosità.

Non solo. Le acque sono di scarsa qualità e hanno bisogno di complessi processi di potabilizzazione messi a dura prova quando i livelli dei laghi sono ai minimi termini come in questo periodo. Il restante 15 per cento dipende da fonti locali (sorgenti e pozzi) anch’esse soggette agli andamenti stagionali.

A La Maddalena, nonostante il sindaco ha di recente dichiarato nuovamente la potabilità dell’acqua, nella maggior parte la delle utenze continuano a ricevere acqua giallastra dai rubinetti.

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