Giraglia. E’ stato un guasto

moby

La Guardia Costiera esamina la scatola nera della motonave Moby

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deriSANTA TERESA – La motonave Giraglia dovrà essere trasferita, per le necessarie riparazioni ai gruppi propulsori e allo scafo, in un bacino di carenaggio del porto di Napoli. Le operazioni di traino della nave, che nell’incidente di avantieri ha riportato ha seri danni alle eliche, al timone e alla centro della chiglia, avranno inizio non appena il Capo del Compartimento Marittimo di La Maddalena, capitano di fregata Leonardo Deri, avrà concluso le sue indagini e gli ispettori del R.I.Na (il registro navale italiano) daranno il nulla osta per il rimorchio in mare.

Sono così proseguiti gli interrogatori del personale che si trovava a bordo e in plancia al momento dell’incidente, dovuto, molto probabilmente, ad un guasto tecnico all’invertitore di marcia.

Stando alle prime dichiarazioni, la motonave – quando era in monovra di uscita dal porto procedeva a poco più di due nodi di velocità – al momento di invertire il senso di marcia delle eliche, a passo variabile, non avrebbe risposto ai comandi. Un guasto che dovrà essere confermato dalle registrazioni della “scatola nera” già consegnata alla Guardia Costiera di La Maddalena che dovrà decriptare i file che riportano ogni singola manovra, la velocità della nave e i dialoghi che avvengono tra la plancia di comando e la sala macchine. Sia il comandante del traghetto che il direttore di macchina hanno sostenuto che il guasto si è verificato all’improvviso, cioè nel momento in cui la nave con macchine indietro si trovava nelle vicinanze degli scogli sul lato sinistro della canaletta del porto di Santa Teresa.

Nel frattempo tutti i passeggeri del traghetto, comprese le scolaresche di Bosa e Tresnuraghes che si trovavano a bordo della nave al momento dell’incidente, hanno ripreso la loro gita scolastica ripartendo, già lunedì sera, per la Corsica a bordo di un altro traghetto di linea e sul quale tutti i passeggeri e i mezzi erano stati riprotetti dalla compagnia di navigazione dell’armatore Vincenzo Onorato.

Anche per coloro che hanno prenotato le tratte per i giorni seguenti basterà presentare all’imbarco il biglietto della Moby per effettuare la tratta.

Sull’inchiesta condotta dalla Guardia Costiera di La Maddalena è stata inviata una informativa alla Procura della Repubblica di Tempio. (La Nuova Sardegna)

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I passeggeri elogiano la Guardia Costiera

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Sul traghetto Giraglia c’era un bel pezzo di Planargia: studenti dell’Istituto comprensivo di Bosa, ragazzi della città del Temo, di Tresnuraghes, di Magomadas.

Studenti delle classi Terza Sezione A e Terza Sezione B di Bosa, ragazzi della Terza di Tresnuraghes, diretti con i loro insegnanti verso la vicina Corsica.

Se la sono cavata tutti bene, con un brivido, un grande spavento e tantiselfie dal vascello incagliato e scatti di quella disavventura marittima davanti alla costa di Santa Teresa di Gallura.

Dai loro genitori, un sentito grazie va agli uomini della Capitaneria di Porto La Maddalena, capaci di una coraggiosa e rapida azione. Angelo Masala aveva suo figlio a bordo del Giraglia: “Noi genitori siamo stati avvisati dai nostri figli.

Ci hanno rassicurato sulla situazione ed informati di essere stati convenientemente trattati sia dalla Moby che dal personale della Capitaneria di Porto”.

Anche l’Istituto scolastico ha fatto bene la sua parte: “La scuola è stata puntualissima nel dare le notizie a noi genitori tramite i rappresentanti di classe”.

Insomma: tutto è finito bene ed i ragazzi non hanno neppure dovuto interrompere il viaggio: “Non siamo dovuti andare a riprendere: sono partiti per la Corsica lunedì sera diretti ad Ajaccio”, spiega.

Della loro disavventura i ragazzi conserveranno a lungo il ricordo: l’incidente del traghetto su cui viaggiavano durante la gita scolastica è cosa di cui parleranno per molto tempo, raccontandolo un giorno ai loro figli. (L’Unione Sarda)

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