Golfo Aranci. Spara alla vicina con il fucile da sub, resta in carcere
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L’Unione Sarda
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REDAZIONE – Una banale discussione, come ne avevano avute tante in passato, poi lo sparo: una donna di nazionalità rumena ma da anni residente a Golfo Aranci con il marito e i figli, è stata ferita gravemente al volto da un suo vicino di casa, Pasquale Serra, disoccupato e, sembra, con problemi di alcol.
È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza la palazzina, anche se la quantità di gas fuoriuscito non era così ingente da provocare danni alle persone o alle cose.
La donna è stata trasportata d’urgenza con l’elisoccorso all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Le sue condizioni sono apparse da subito critiche.
Pasquale Serra è stato subito fermato dai Carabinieri e portato in caserma a Olbia a disposizione dell’autorità giudiziaria. E si è difeso con forza davanti al giudice, rispondendo a tutte le domande che gli sono state poste, respingendo l’accusa di aver voluto uccidere Nela Codreanu e il marito sparando con il suo fucile subacqueo (la fiocina ha colpito la donna alla testa). «Ho reagito per salvarmi da una aggressione» ha detto oggi l’uomo sentito dal gip di Tempio Pausania per la convalida dell’arresto (l’accusa è tentato omicidio).
Serra ha detto di aver impugnato il fucile da sub dopo avere ricevuto diversi colpi in faccia e ha negato di aver tentato di saturare il suo appartamento con il gas. I Codreanu invece sostengono di essere entrati nella casa di Serra spaventati perché l’uomo minacciava di fare esplodere la bombola.
I difensori di Serra, gli avvocati Antonia Mele e Pietro Carzedda, hanno depositato i certificati medici che attestano le lesioni sul volto di Serra. L’arresto è stato convalidato e per l’uomo è stata disposta la misura del carcere.
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