Governo a un passo dalla crisi. (5 Stelle pronti a scomparire)
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Siamo arrivati al Karakiri
REDAZIONE – La crisi di governo è sempre più vicina. Lo annunciano oggi tutte le testate di stampa nazionale. Lo strappo ieri in tarda serata quando il Movimento Cinque Stelle, nelle dichiarazioni di Giuseppe Conte, ha detto che oggi non voterà in Senato la fiducia sul decreto aiuti.
Il premier Draghi avrebbe detto chiaramente: “senza un appoggio chiaro, l’esperienza di questo esecutivo è da considerarsi finita”.
Giuseppe Conte ha rivendicato al suo movimento il ruolo di “unica forza politica che sta incalzando il governo sulle emergenze“, e anche l’importanza del Reddito di cittadinanza, avvertendo: “Non permetteremo mai che venga smantellato“. Chiedere di votare sì nell’Aula di Palazzo Madama e rischiare di spaccare senza ritorno il Movimento, compromettendo la sua leadership; oppure assecondare chi da giorni è in pressing per consumare una rottura definitiva con Palazzo Chigi. Ha prevalso la seconda strada.
Posizione condivisa anche da Matteo Salvini, da Enrico Letta e da Giorgia Meloni che evidenziano: “Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito“.
I 5 Stelle, da 15mila euro al mese passano a 800euro di reddito di cittadinanza. E sono sulla buona strada… della scomparsa definitiva.
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