«Governo sordo sul Punto nascita»
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Una Battaglia tutta in salita
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LA MADDALENA – Ad intervenire sulla complicata situazione del Punto nascita di La Maddalena, con una dichiarazione rilasciata alla stampa, è il deputato del Movimento Democratico e Progressista Michele Piras (ex SEL), che dopo la recente discussione alla Camera sul Punto nascita della Maddalena, in cui è intervenuta la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, ha commentato: «Ho dovuto mio malgrado verificare ancora una volta la totale assenza di volontà del Governo nel valutare l’opportunità di una deroga al Punto nascita di La Maddalena, rispetto alle condizioni territoriali specifiche e dei criteri generali cui si attiene la norma esistente in materia di sicurezza dei punti nascita».
Una situazione veramente inverosimile che vede cancellare il Punto nascita maddalenino, perché non raggiunge il parametro dei 500 parti annui imposti dalla legge: «Sulla base di una norma astratta si produce nel concreto, attraverso l’avvenuta chiusura del punto nascite, una condizione di potenziale rischio per le gestanti e i nascituri, che già da qualche mese sono costrette a rivolgersi alla struttura di Olbia – attacca Piras. “Summa lex, summa iniuria”. Quando l’applicazione rigorosa di un principio si traduce in una palese ingiustizia, violando il diritto delle donne maddalenine a partorire in sicurezza, produce una inaccettabile discriminazione. Non finirà mai di stupirmi la totale insensibilità del Governo di fronte alle specificità e la totale impermeabilità rispetto ad argomentazioni fondate sulla concreta conoscenza dei territori».
Nel frattempo, a Roma, si è tenuto un vertice tra la ministra Lorenzin e il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta assieme al presidente della conferenza socio-sanitaria della Gallura Antonio Satta, i quali hanno annunciato che a Maggio p.v. la stessa Ministra della Salute farà visita a La Maddalena per parlare proprio del Punto Nascita maddalenino.
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