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Grand Hotel Resort Ma&Ma, “una struttura turistica eccellente che fa bene alla nostra Isola”

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Tutte le opinioni sono legittime… anche quelle della Città di Pulcinella

REDAZIONE – Mi riferisco alla nuova struttura turistica ricettiva aperta in località Nido d’Aquila dal Grand Hotel Resort Ma&Ma di La Maddalena.

Ebbene, non voglio tirarla troppo alla lunga e neanche voglio fare l’avvocato del diavolo, ma dopo aver letto diverse recensioni, di chiaro intento distruttivo senza peraltro alcun senso logico, ritengo di poter affermare, contrariamente, che tale struttura non può che essere un chiaro ed eccellente bell’esempio per la nostra economia turistica.

Nido d’Aquila: è una zona da sempre abbandonata a se stessa, così come accade spesso qui a La Maddalena, dove noi isolani siamo solo buoni a criticare chiunque e qualunque iniziativa nostrana, ma siamo sempre pronti a sbragarci ad ogni nuovo arrivo di un chi che sia da fuori; siamo sempre pronti a lamentarci dell’erba del vicino (Palau, Cannigione, Porto Cervo, Olbia etc) – mai però riusciamo ad esprimere idee e soluzioni pratiche che dovrebbero interessarci.

Prima di criticare – senza ne capo e ne coda – sarebbe opportuno sapere che l’area recentemente incriminata dai leoni da tastiera, Nido d’Aquila, è stata ripulita da una marea di spazzatura, persino sotterrata da anni, ma poi opportunamente bonificata a regola d’arte e resa vivibile. Trasformata quindi in una stupenda area turistica ricettiva di grande livello.

Forse, senza vergogna, dovremmo ringraziare il Grand Hotel Resort Ma&Ma.

Espandere le strutture turistiche ricettive in un territorio come il nostro, può rappresentare una strategia efficace per lo sviluppo economico locale e per l’incremento dell’attrattività turistica.

I Leoni da tastiera, (per lo più pensionati da Mamma Marina… abituati al gemellino), dovrebbero considerare che l’obiettivo principale di chi vuole fare imprenditoria seria, è quello di valorizzare le risorse del territorio come paesaggio, cultura, enogastronomia, sport e natura, ormai bloccato da tanti anni per colpa esclusiva di una mentalità indigena che non ha mai superato il tradizionale “andazzo economico militare”.

A ciò, e non mi limito a dirlo, bisogna considerare anche certe colpe dovute anche dell’esagerata frenesia politica ambientale, talvolta priva di vero significato.

Incrementare la capacità ricettiva del nostro territorio, per rispondere alla crescente domanda turistica, (così come fanno i nostri dirimpettai senza perdersi in chiacchiere…), si deve attuare diversificando l’offerta con strutture differenziate come impianti balneari ben strutturati ed organizzati in grado di accogliere la platea turistica stagionale, hotel, B&B, agriturismi, glamping (campeggio di lusso), ostelli, etc.

Sostenere l’economia turistica con nuove strutture ben organizzate, quindi, significa la creazione di posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese locali, permettendo ai nostri giovani/imprenditori di costruire anche nuove strutture in aree demaniali vicino al mare – (da chiedere in concessione così come ha fatto legittimamente il Grand Hotel Resort Ma&Ma); ristrutturare e riqualificare immobili esistenti – (come edifici demaniali abbandonati da anni); sviluppare strutture eco-sostenibili in linea anche con il turismo green; promuovere l’ospitalità diffusa, integrando l’offerta con abitazioni private e creando reti di accoglienza ben organizzate.

Tutto questo, ovviamente, in conformità al piano regolatore comunale e agli strumenti urbanistici ben studiati ed adottati da una politica competente (e non sempre negativa), valutando l’impatto ambientale e paesaggistico e, soprattutto, rendere efficace l’accessibilità con le relative infrastrutture a supporto di una nuova economia turistica – (strade, parcheggi, trasporti, servizi).

Importante, infine, sarebbe supportare i nostri giovani imprenditori con azioni economiche e finanziarie, permettendogli di accedere a finanziamenti pubblici (PNRR, fondi europei, bandi regionali), incentivi per imprenditori locali e start-up turistiche, sostenibilità economica a lungo termine delle nuove strutture.

Ebbene, coinvolgere la nostra comunità per favorire l’accoglienza e l’identità del territorio, dovrebbe essere il primo pensiere di ogni isolano “intelligente”.

Concludendo, spero che iniziative eccellenti come quella recentemente intrapresa dal Grand Hotel Resort Ma&Ma, a Nido d’Aquila, possano ripetesi anche in altre aree del nostro Arcipelago.

“Ad ognuno, il suo…”

(Alberto Tinteri – Guardiavecchia.net)

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1 commento

Maria Rosaria

Importante è garantire l’accesso al mare per tutti, le spiaggie e gli scogli non sono privati, il passaggio è un diritto

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