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Guardia Costiera. Operazione “Mare Sicuro 2025”

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REDAZIONE – Sicurezza, prevenzione e vicinanza ai cittadini. Sono queste le parole d’ordine dell’operazione “Mare e Laghi Sicuri 2025”, al via dal 17 maggio, che vedrà la Guardia Costiera della Sardegna impegnata lungo tutto il litorale.

La Guardia Costiera di La Maddalena ha emanato la nuova ordinanza di sicurezza balneare per la stagione 2025 – (Vedi).

A coordinare l’attività saranno le due Direzioni Marittime di Cagliari e Olbia, con le rispettive Capitanerie di porto di competenza territoriale. 

L’ordinanza, si applica lungo il litorale marino e costiero del Circondario Marittimo di La Maddalena – (tratto di costa e specchio marittimo antistante) – compreso tra Da Capo Ferro (escluso) a Capo Testa incluso, sino alla spiaggia di Rena Majore, compresa l’isola di La Maddalena e isole adiacenti.

Si tratta di un provvedimento che fornisce tutte le informazioni e le istruzioni su come svolgere le proprie attività a mare in sicurezza nel quale vengono indicate diverse disposizioni, tra le quali quelle sul servizio di salvataggio nelle aree pubbliche comunali e nelle strutture balneari, sull’apposizione di segnali e cartelli di divieto e pericolo sull’accesso alle spiagge con veicoli e sull’Igiene e la pulizia delle spiagge. 

Le disposizioni si applicano nel corso della “stagione balneare” (per il 2025 ricompresa nel periodo tra il 17 maggio e il 21 settembre). 

La nuova ordinanza – (vedi) – introduce importanti novità che mirano allo snellimento normativo e all’armonizzazione dei contenuti su base regionale. In quest’ottica si richiama l’attenzione su:

  • obbligo del servizio di salvataggio nelle strutture elioterapiche e nelle aree attrezzate per fini terapeutici
  • delimitazione delle aree sicure
  • dotazioni tecniche e sanitarie: sono state fornite alcune precisazioni per una maggiore uniformità

Contiene, inoltre, prescrizioni sulle delimitazioni delle acque riservate alla balneazione (200 metri dalle coste sabbiose e 100 metri da scogliere, coste rocciose e coste a picco) e gli obblighi per le strutture balneari, le modalità per l’attraversamento dei corridoi di lancio, le norme per svolgere attività subacquee, di pesca, dello sci nautico fino ad arrivare alle tavole a vela, al kite-surf nonché l’ormeggio e l’ancoraggio di qualsiasi unità, fatta eccezione per i mezzi di salvataggio autorizzati e le norme relative all’assistenza dei bagnanti.

La Regione Sardegna

Attraverso il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, (Vedi) – ha proceduto all’attivazione del Sistema integrato di salvamento a mare per la stagione balneare 2025 e alla definizione dei criteri per l’assegnazione dei contributi ai Comuni costieri della Sardegna.

Per garantire la sicurezza dei bagnanti e potenziare la capacità di prevenzione e di intervento lungo le coste, è stato approvato un piano triennale di finanziamento con una dotazione annua complessiva pari a 2 milioni e 406 mila euro, di cui 2 milioni provenienti da risorse regionali stanziate con la Legge di stabilità 2025 e 406.211 euro da fondi statali destinati alla Protezione Civile.

La misura prevede l’erogazione di contributi a favore di tutti i Comuni costieri, con una quota fissa minima di 6.600 euro per ciascun Comune e una quota variabile determinata in base alla lunghezza della costa balneabile. È previsto un minimo di 30 giornate di servizio attivo di salvamento, da garantire nel periodo 1° giugno – 30 settembre, anche non continuative.

Il piano si basa su un’accurata mappatura informatizzata delle postazioni di salvamento, (eseguita nel 2024), e sull’attività programmatoria condivisa con i Comuni costieri e il tavolo tecnico interistituzionale.

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