POLITICA

I Furbetti del Punto Nascita

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LA MADDALENA – Alla notizia trionfale del salvataggio del punto nascite del Paolo Merlo, molti maddalenini non hanno stappato la bottiglia.

Ed hanno fatto bene.

I timori erano che, la maggioranza regionale, volesse fregiarsi di aver salvato il punto nascite scaricando la responsabilità di un eventuale diniego su Roma.

I consensi della Regione, a causa della politica dei trasporti (Saremar) e sanitaria (Paolo Merlo), continuano a scendere al minimo storico e così che, ad un anno dalle votazioni, qualcuno sta cercato un espediente politico per cercare di risollevarsi.

Espediente che è tornato indietro come un boomerang.

I cittadini, infatti, hanno seguito la vertenza sanitaria da vicino ed hanno capito, sin da subito, che c’era qualcosa di strano.

Il Paolo Merlo non rispetta i parametri di sicurezza per poter ottenere la deroga ministeriale e per tal motivo, la scelta della maggioranza regionale, è stata quella di rivolgersi (con destrezza) a Roma. Ad aumentare le perplessità è il fatto che la riforma faceva salvi i reparti di Tempio ed Alghero mentre per La Maddalena si è scelta un’altra formula: quella della deroga ministeriale.

Anche la mancata risposta dell’assessore Arru all’interpellanza dei riformatori riecheggiava funesti presagi.

Sulla stampa locale un titolo inequivocabile:

“Fino alla deroga solo emergenze, a La Maddalena è vietato nascere”

Rimangono le promesse della Lorenzin di aiutare La Maddalena…

Ma dopo che il velo sarà calato, sarà difficile giustificarsi davanti ai cittadini. 

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