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I Sindaci contro la Protezione Civile

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Bisogna ripensare a tutto il sistema

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CAGLIARI – (ansa) – “Il sistema di Protezione civile va ripensato totalmente, così come l’allocazione delle risorse, se si vuole che i Comuni continuino ad essere i centri di responsabilità territoriale“. Nel giorno in cui l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessore Donatella Spano e del capo della Protezione civile regionale Graziano Nudda per la gestione ritenuta fallimentare dell’ultima emergenza maltempo, il Consiglio delle Autonomie locali (Cal), con il presidente Andrea Soddu, chiede a gran voce un cambio di passo.

In occasione dell’insediamento dell’Ufficio di presidenza del Cal, i sindaci non ci stanno ad essere messi sul banco degli imputati per i ritardi nei soccorsi e la mancata attuazione dei piani di intervento prima e dopo gli avvisi di allerta meteo.

In dieci annispiega Soddu, che in veste di sindaco di Nuoro è stato in prima linea in queste settimane sul fronte dell’emergenza – lo Stato ha dato un miliardo ai centri regionali di Protezione civile, dimenticandosi però che le competenze e le responsabilità le ha attribuite per legge ai sindaci, che dirigono la Protezione civile territoriale ma vengono lasciti senza risorse. Su questo – ribadisce – va avviato un ragionamento complessivo, che non è tanto contro la Regione Sardegna ma ha l’obiettivo di ottenere un profondo ripensamento dei ruoli: se si danno le responsabilità e il potere di direzione e coordinamento ai sindaci, evidentemente devono essere trasferite lì le risorse e i mezzi“.

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I sindacati: “Gli spazzaneve della Forestale fermi e non a norma per colpa della Regione”

La denuncia dei sindacali è clamorosa: “I mezzi spazzaneve del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna non possono essere utilizzati per inadempienza dell’amministrazione. Sul sito istituzionale c’è una foto che racconta una circostanza grottesca”.

A mettere nero su bianco la denuncia sono Cgil, UIL, Saf, Sadirs, FeDRO, cinque sigle regionali: “Lo scorso 13 gennaio – scrivono all’assessora all’Ambiente Spano – il Comandante del Corpo Forestale ha comunicato alla Protezione civile che nel corso di questo inverno il personale regionale non avrebbe potuto utilizzare i mezzi in dotazione sgombraneve, poiché mancavano le “zavorre” necessarie per il loro corretto e sicuro impiego. Lo stesso Comandante ha così disposto che i mezzi acquistati per interventi di protezione civile, legati all’emergenza neve, dovessero stare fermi”.

Perché? A spiegarlo ancora le sigle sindacali: “Sono stati così vanificati gli sforzi economici fatti in passato per far fronte alle emergenze, limitando di fatto l’operatività del Corpo Forestale nell’opera di tutela delle persone e dei beni patrimoniali pubblici e privatiaccusanoquel che appare grottesco è che sul sito istituzionale del Corpo forestale appaia proprio un nostro mezzo spazzaneve in azione, con sopra la scritta “emergenza neve”. Emergono quindi notevoli responsabilità, inadempienze e superficialità dell’amministrazione e si apprende che l’utilizzo dei mezzi è stato in passato – e forse anche in questo caso – disposto in spregio alle norme vigenti. E certo non si risolve con la lettera del Comandante, che tenta di esonerare la Regione dalla responsabilità sui conducenti, in caso di incidente”.

Un problema non da poco, tutto interno alla Regione, che fa ancora più discutere in ragione delle polemiche seguite al ritardo negli interventi nei giorni scorsi dell’emergenza neve.

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