CRONACA ED EVENTI

Il tragico incidente dell’Ufficiale della Marina morto a La Maddalena

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REDAZIONE – Il Sottotenente di Vascello Pietro Stipa, aveva 26 anni ed era toscano dell’Argentario, era il comandante del Nucleo Sdai (Sommozzatori per lo Sminamento difesa antimezzi insidiosi) della Marina, morto questa notte nelle acque tra l’Isola di La Maddalena e quelle di Santo Stefano.

La vittima era a bordo di un gommone di sua proprietà insieme alla fidanzata, Erika Cavallo, 20 anni, maddalenina, rimasta illesa, quando l’imbarcazione si è schiantata sugli scogli affioranti.

L’incidente è avvenuto attorno alle 4 di questa mattina e sul posto è intervenuta la Guardia Costiera; il corpo del giovane è stato recuperato circa un’ora dopo, alle prime luci dell’alba, ed è stato trasportato nella camera ardente dell’Ospedale di La Maddalena.

LA RICOSTRUZIONE

Secondo una prima ricostruzione della Guardia Costiera, (resa nota in queste ore…) – intorno alle 4 di notte il giovane ha deciso di fare un giro in gommone con la sua ragazza, che vive a La Maddalena. Appena usciti dal porto, dopo pochi minuti di navigazione, il natante, per cause ancora da accertare, è finito sugli scogli affioranti davanti all’isola di Santo Stefano, un passaggio insidioso che tutti conoscono.

Stipa era un uomo di mare con esperienza e soprattutto con una conoscenza approfondita dei luoghi dell’Arcipelago, proprio per il suo lavoro in Marina. L’impatto con le rocce è stato per lui fatale: sbalzato dal gommone avrebbe battuto la testa sugli scogli, perdendo i sensi e finendo sott’acqua. Sarebbe quindi morto annegato. Sarà comunque l’autopsia disposta dal magistrato di turno della Procura di Tempio Pausania a chiarire le cause esatte del decesso. Non è escluso che il gommone viaggiasse a velocità sostenuta, sopra i 15 nodi, circa 30 chilometri all’ora. Al momento, ovviamente, è solo un’ipotesi che si è fatta strada da una prima analisi dello squarcio sulla prua del gommone, anche perchè i tubolari sono invece integri e il natante è in galleggiamento.

A dare l’allarme è stato il Dj Pasqualino Ziganti, che stava sistemando le sue attrezzature in auto dopo uno spettacolo a Cala Gavetta, sulla banchina del porto, e ha sentito il forte rumore dell’impatto del gommone sulle rocce. 

La motovedetta della Guardia Costiera è subito partita dal porto ed è arrivata in pochissimo tempo sul luogo dell’incidente, trovando la ragazza in stato di choc ma incolume. È stata la ragazza ad avvisare i militari della Guardia Costiera che a bordo c’era anche il suo ragazzo.

Le ricerche del disperso si sono protratte per un’ora circa, con l’aiuto del traghetto di linea della Delcomar che si è avvicinato sul posto accendendo i potenti fari per superare l’oscurità della notte, e alla fine il corpo del giovane ufficiale è stato recuperato sul fondale dagli stessi suoi colleghi del Nucleo Sommozzatori della Marina Militare di La Maddalena, nel frattempo occorsi sul posto.

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