La Farmacia a Moneta? Forse SI

Ed ecco una sentenza che agevola la battaglia di Stefano Filigheddu per una Farmacia a Moneta

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La recente sentenza del Consiglio di Stato boccia la rigidità della Regione Sardegna sulle Farmacie

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Logo-FarmaciaSASSARI – Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di una Farmacista di Sassari e ha annullato la graduatoria regionale del concorso pubblico, per titoli ed esami, dalla quale la Regione Sardegna attinge da sei anni per assegnare le sedi farmaceutiche vacanti e quelle di nuova istituzione. I giudici hanno anche cassato la clausola secondo cui la maggiorazione a favore dei “farmacisti rurali” non avrebbe potuto comportare il superamento del punteggio massimo complessivo da attribuirsi per l’attività professionale svolta.

Si tratta di una rivoluzione che rimette in gioco le carriere e le sedi di tutti i farmacisti. La sentenza, infatti, potrebbe avere effetti a catena in Sardegna e nella penisola. I giudici hanno infatti annullato una clausola che viene applicata in tutti i concorsi in Italia.

Solo nell’isola, sono centinaia i farmacisti coinvolti. Basta considerare che nell’isola ci sono tanti piccoli comuni dove, per il numero di abitanti, le farmacie sono considerate “rurali” dalla legge 221/1968.

Di fatto, ha spiegato il Consiglio di Stato, «la normativa non può essere disapplicata dal bando di concorso». I giudici hanno riformato una sentenza del Tar Sardegna, la numero 1457 del 2009, che aveva dato torto alla farmacista appellante. La professionista partiva già da un punteggio massimo per il numero di anni di esercizio e si era vista, in graduatoria, tagliare di netto il “bonus rurale” per restare sotto il tetto dei 35 punti.

Il collegio giudicante ha totalmente condiviso le argomentazioni della difesa, secondo la quale la loro assistita – tra punti maturati per l’esercizio professionale e quelli per la maggiorazione “rurale”– aveva diritto a 41.35 punti e quindi poteva rivendicare una posizione molto migliore nella graduatoria regionale. «Una interpretazione difforme – hanno scritto i giudici – finirebbe per privare di contenuto la norma agevolativa, ma anche col privilegiare coloro che hanno una minore anzianità di servizio nelle farmacie rurali alterando il rapporto proporzionale tra esercizio di attività professionale e corrispondente punteggio conseguibile».

La notizia della sentenza 5667/2015, emessa il 14 dicembre u.s. dalla terza sezione del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, ha provocato un animato dibattito nel web.

(Vedi la sentenza)

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