La Gallura difende il Paolo Merlo
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La Maddalena assiste…
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LA MADDALENA – (ANSA) – Sono decisi a non abbassare la guardia sulla Sanità in Gallura e soprattutto nelle zone svantaggiate del territorio.
I sindaci della ex provincia di Olbia Tempio hanno partecipato a La Maddalena alla riunione della Conferenza territoriale socio sanitaria che per la seconda volta in un mese si è incontrata nell’isola per discutere dei servizi erogati nell’ospedale Paolo Merlo, ad iniziare dal punto nascite.
All’appuntamento ha partecipato Fulvio Moirano, direttore dell’Ats, accompagnato dal direttore della Assl di Olbia Pier Paolo Pani, che ha dato agli amministratori e ai cittadini presenti nella sala consiliare garanzie per il futuro, in attesa dell’approvazione della rete ospedaliera, dell’attivazione del servizio di elisoccorso e dell’assegnazione delle linee guida per l’atto aziendale.
“Ci saranno le figure professionali (anestesisti e medici del Pronto soccorso, ma anche infermieri) per garantire la sicurezza in caso di patologie cardiologiche e neurologiche, per le quali è fondamentale il tempo entro il quale si interviene” – ha spiegato Moirano. “Per il punto nascita, invece, viene garantita la presenza dell’equipe di emergenza per la gestione delle urgenze ostetrico-ginecologiche“.
Risposte che, però, non soddisfano completamente i sindaci della Gallura per i quali il caso di La Maddalena deve essere considerato al pari di altre isole come l’Elba o come Ischia dove è stata prevista la deroga che consente la presenza del punto nascite. “Siamo determinati a portare avanti questa battaglia” – ha dichiarato all’ANSA Antonio Satta, presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale.
“Una battaglia a difesa del diritto alla salute di cittadini che vivono in territori svantaggiati per la mancanza di strade adeguate e collegamenti rapidi in caso di urgenza. Questa mattina – sottolinea Satta – per arrivare a La Maddalena da Olbia abbiamo impiegato due ore“.
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