La Maddalena. All’Ospedale “Paolo Merlo” i disegni del “Museo dei Piccoli”

.

ASL GALLURA – Si chiama Museo dei Piccoli, è un progetto ideato diversi anni fa dall’artista maddalenina Stefania Missio per trasmettere i principi dell’arte ai bambini e nei prossimi giorni troverà “casa” per una settimana nell’ospedale Paolo Merlo. Il presidio ospedaliero ospiterà, infatti, dal 21 al 27 giugno la mostra “L’arte è cura, l’arte è la vita”. Gli utenti e i pazienti potranno ammirare negli ambulatori, negli spazi comuni e in corsia i disegni realizzati da un gruppo di diciannove bambini dai 7 ai 12 anni che da gennaio a maggio hanno partecipato ai laboratori.

Stefania Misso ha studiato all’Accademia delle Belle Arti di Roma e ha proseguito la propria formazione a Venezia, come grafica d’arte. Esperta soprattutto in opere di incisione, ha aperto un ramo artistico dedicato alla didattica, il “Museo dei Piccoli”, un progetto che è nato otto anni fa e che si è sviluppato soprattutto nelle scuole.

I corsi si sono svolti grazie alla preziosa collaborazione dell’oratorio San Giovanni Bosco, che ha concesso l’uso dei propri locali vicini all’ospedale. «La vicinanza fisica delle due strutture ha ispirato in un certo senso l’idea di portare i frutti di questo laboratorio all’interno del Paolo Merlo, per aprire un ponte e mostrare sensibilità verso quelle persone che in questo periodo affrontano un problema di salute», sottolinea l’artista.

«Abbiamo accolto subito con favore questa iniziativaaggiunge il Direttore del Presidio, Luca Pilo – perché anche grazie a questi appuntamenti l’ospedale e il territorio possono iniziare a camminare insieme. Il Paolo Merlo sta cercando di cambiare volto grazie all’impegno di tutti gli operatori che ci lavorano. Aprirsi sempre di più anche a questo tipo di manifestazioni è per noi un obiettivo: l’ospedale è dei cittadini e la cultura della salute si diffonde anche con il coinvolgimento delle persone, soprattutto delle fasce d’età più piccole».

L’osservazione è il filo conduttore della mostra, tema comune sia agli operatori sanitari che agli artisti: «L’analisi dei bisogni di un malatodice Stefania Misso – parte proprio dall’osservazione, ma anche il lavoro dell’artista inizia nello stesso modo. Abbiamo chiesto ai bambini di concentrarsi sulle figure umane, di “auto osservarsi” e cercare di riportare sul foglio da disegno le proporzioni giuste del proprio viso, delle mani, delle articolazioni, usando il proprio tratto. Siamo riusciti a coinvolgere anche piccoli di soli tre anni d’età. Abbiamo messo le basi per far capire da subito che imparare a disegnare equivale innanzitutto ad eseguire un lavoro personale, non paragonabile a quello dell’altro. C’è tutto questo nei disegni realizzati dai bambini e sono contenta che anche gli utenti dell’ospedale di La Maddalena potranno essere testimoni di questo importante processo di crescita».

.

.

.