La Maddalena. Liberata la “tartaruga kikka”, all’insegna di qualche nota stonata
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Una opinione sulla circostanza…
LA MADDALENA – Un evento di carattere ambientale e sociale, che da sempre rappresenta un piacevole momento di partecipazione collettiva e di sensibilizzazione civica, e che dovrebbe appartenere all’intera Città.
Così è sempre stato, almeno a memoria d’uomo.
Nel corso degli anni, dal 1994, tutti i Presidenti – (e i Direttori compresi, che dovrebbero allinearsi all’organo di vertice) – del Parco, hanno sempre mostrato grande attenzione ai valori dell’inclusione, del garbo e del rispetto istituzionale – principi fondamentali nella collaborazione tra Enti pubblici, Comunità e Associazioni.
Non possiamo che fare cenno a quel gran gentil’uomo del Prof. Ignazio Camarda… esempio di immensa galanteria umana e istituzionale.
Tradizionalmente, in occasioni come questa, sono state coinvolte le Scuole, le Istituzioni, le Forze armate, le Associazioni – ed in primis il Comune, che rappresenta tutta la comunità Isolana, sin dal 1861.
Ebbene, questa mattina, presso la spiaggia di Monte d’Arena, è stata liberata la piccola tartaruga Kikka: un gran momento simbolico e significativo, al quale, tuttavia, non era presente alcuna rappresentanza del Comune, (né politica né tecnica), la Marina Militare e le riconosciute Associazioni legate al mare.
(Daltro canto era una operazione che andava fatta necessariamente… non potevano mica pensare di tenersi la piccola Kikka sul comodino?…)
Comunque…
- Per quanto riguarda la Marina Militare, è doveroso ricordare che uno dei compiti d’Istituto della nostra Armata di Mare è proprio quello della salvaguardia dell’ambiente marino: la verifica dello stato di salute dei mari attraverso i mirati controlli, la prevenzione e il monitoraggio dei parametri ambientali marini, il che significa – per la Marina Militare, prendersi cura di un elemento vitale come il mare.
- Altresì, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, memoria storica della stessa Marina Militare, che opera in sinergia con la stessa Forza armata, ottemperando agli impegni – in campo nazionale – per la salvaguardia dell’ambiente marino, la tutela dei mari e per la protezione civile.
- Non di meno La Lega Navale Italiana, alta scuola marinara, veicolo di informazione e di iniziative ambientali legate alla salvaguardia del mare.
Istituzione ed Enti, questi, che frequentemente, offrono attività culturali, didattico/formative e ambientali complementari di particolare importanza alle Scuole, al fine di promuovere lo sviluppo della Coscienza Comunitaria in ambito socio-culturale e professionale, soprattutto tra gli studenti delle Scuole Superiori.
Ebbene: sia la Marina Militare, sia i Marinai d’Italia e sia La Lega Navale, non hanno ricevuto alcun invito in occasione della liberazione della tartaruga Kikka… E non si è trattato di assenteismo, bensì di una mancata comunicazione.
Addirittura, neanche l’Amministrazione comunale, né l’Ufficio Ambiente dello stesso Comune hanno ricevuto l’invito ufficiale a partecipare.
È invece singolare, rilevare che tra gli invitati figurassero i Barracelli – corpo di volontari Comunali che dipende direttamente dal Sindaco, e quindi dalla stessa Amministrazione Comunale a cui fanno capo.
Insomma, un episodio “stonato di questo tipo”, (si spera in buona fede), sembra indicare (nuovamente) una momentanea interruzione del percorso di collaborazione e dialogo tra le Istituzioni, percorso che negli anni passati aveva invece portato a protocolli d’intesa e a iniziative congiunte.
Pur riconoscendo la legittimità del Parco nel definire la partecipazione esterna ai propri eventi, tale scelta, (parrebbe), abbia rappresentato l’occasione mancata per rafforzare le relazioni istituzionali e valorizzare le sinergie tra gli stessi Enti, operatori del territorio e rappresentanze locali. E soprattutto per l’Amministrazione comunale, che rappresenta l’intera Comunità isolana, il rispetto reciproco e la cooperazione (da parte dell’Ente Verde, anche in queste piccole occasioni) dovrebbero essere condizioni fondamentali, non solo per la buona gestione del territorio, ma anche per la tutela dell’ambiente e per il servizio alla collettività.
Eventi di questo tipo… dovrebbero certamente costituire occasioni di condivisione e dialogo, contribuendo a consolidare un clima di collaborazione che tutti auspicano e che storicamente ha sempre caratterizzato i buoni rapporti, almeno tra Parco e Comune.
(E solo per il bene del popolo sovrano, a prescindere dal colore delle rispettive maglie).
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