CRONACA ED EVENTI

La Polizia contro la violenza sulle donne

Queste violenze non si possono più tollerare 

polizia_violenza-donne

Ci vorrebbe il carcere duro!

.

LA MADDALENA – E’ partita l’iniziativa “Questo non è amore” contro la violenza sulle donne, da parte della Polizia di Stato, assieme ai ragazzi del Liceo Figari di Sassari, che con gran successo ha riscosso ad “Auchan Sassari” l’adesione di tutta la popolazione.

Numerose sono le manifestazioni contro la violenza sulle donne in tutta la Sardegna, non ultima quella organizzata da Marta Damico di ASD Sport Isola a La Maddalena domenica scorsa.

Ma nel frattempo, gli episodi di violenza continuano a registrarsi:

  1. I carabinieri della Sezione radiomobile del reparto territoriale di Olbia hanno arrestato Emiliano Palumbo, olbiese di 31 anni, per violazione di domicilio, danneggiamento e atti persecutori nei confronti della ex compagna. L’uomo si è presentato a casa della ex. Dopo il rifiuto ad accedere all’interno dell’appartamento, Palumbo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ha forzato la finestra mandando in frantumi i vetri, entrando e colpendo la donna che nel frattempo, fortunatamente, era riuscita a telefonare al pronto intervento 112 dei Carabinieri.
  2. Dieci giorni fa, altro episodio di violenza – sempre a Olbia – con botte e minacce a un’altra ragazza. Anche in questa occasione, si è trattato di una aggressione brutale compiuta da un giovane 31enne nei confronti dell’ex compagna che aveva deciso di chiudere la relazione. Una decisione che aveva provocato l’esplosione di rabbia del compagno e una escalation di violenza incontrollata: Prima aveva danneggiato il bar che l’ex compagna gestiva nella zona industriale di Olbia e poi aveva fatto anche irruzione a casa della donna, picchiandola brutalmente e minacciandola con un coltello.

Ma poi, nella maggior parte di questi casi, dopo la convalida dell’arresto, questi delinquenti vengono sempre rimessi in libertà dai giudici in attesa del processo… che – purtroppo – va a finire sempre alle calende greche…

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.