HOME

La Regione valorizza i Fari

.

.

CAGLIARI (ANSA) – Il vecchio Faro di Razzoli a La Maddalena, l’ex stazione di vedetta di Marginetto, sempre nell’arcipelago, le ex stazioni semaforiche di Capo Ferro a Porto Cervo e di Punta Scorno all’Asinara: ecco alcuni dei luoghi di pregio storico, artistico e paesaggistico che saranno recuperati grazie all’accordo sottoscritto a Villa Devoto dalla Regione Sardegna e dall’Agenzia del Demanio.

L’intesa mira a dare attuazione concreta al programma Orizzonte Fari già deliberato a giugno dalla Giunta Pigliaru e che riguarda anche

  • il Faro di Punta Filetto (La Maddalena),
  • l’ex Faro di Capo d’Orso (Palau),
  • le ex stazioni segnali di Capo Sperone (Sant’Antioco) e di Punta Falcone (Santa Teresa di Gallura),
  • l’ex stazione di vedetta di Capo Figari (Golfo Aranci)
  • il Faro di Capo Comino (Siniscola), l’unico ancora di proprietà dello Stato.

Il protocollo siglato oggi avvia anche il progetto “Cammini e percorsi” con cui la Giunta punta a riqualificare gli immobili prossimi a cammini religiosi e ciclovie, ma anche a esaltare l’altra iniziativa connessa alla realizzazione delle ciclovie turistiche (1.230 km dislocati in tutta l’Isola).

Lo scopo, nel caso dei fari e dei percorsi, è quello di creare attività a servizio del turismo lento e per la scoperta del territorio, in particolare nelle zone interne. “In questo modo vogliamo dare un’ulteriore motivazione per lo sviluppo un turismo che sia più di qualità e meno di quantità“, ha detto il governatore Francesco Pigliaru.

Entro l’anno saranno pronti i bandi di gara per la concessione di valorizzazione dei dieci fari per una durata massima di 50 anni.

Quanto al progetto Cammini_percorsi, i beni (case cantoniere, caselli idraulici, piccole stazioni che saranno individuati entro fine anno) potranno essere assegnati titolo gratuito con procedure ad evidenza pubblica in favore di imprese, cooperative e associazioni costituite da giovani con meno di 40 anni.

.

.

.

.

.

.

.

.