La Sanità che non funziona. “Garanzia per ogni cittadino”: divario nord-sud nell’assistenza

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Il Cruccio degli italiani

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REDAZIONE – Una garanzia per ogni cittadino, un segno tangibile di quanto dichiarato nell’articolo 32 della nostra Costituzione: Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Istituito nel 1978 all’antivigilia di Natale con la legge n. 833 ha rappresentato un modello assistenziale nazionale di riferimento per numerosi studiosi di organizzazione sanitaria e politici di tutto il mondo. Grazie al SSN viene garantito nel Bel Paese il diritto alla tutela universale della salute, con benefici per il singolo individuo e per la comunità, in assenza di diseguaglianze assistenziali su base sociale, culturale, religiosa, o economica.

Tuttavia, la modifica del titolo V della Costituzione, avvenuta con la legge costituzionale n. 3 del 2001, ha decentralizzato la tutela della salute, affidandola alla legislazione concorrente tra Stato e Regioni e definendo così 21 servizi sanitari, corrispondenti alle regioni ed alle province autonome, privi di omogeneità operativa.

Come sottolineato dalla Professoressa Roberta Siliquini, Presidente della Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, le differenze assistenziali tra Nord e Sud Italia si sono aggravate con la “regionalizzazione” sanitaria, determinando un impatto catastrofico su diversi indicatori di salute (mortalità, sopravvivenza per determinate malattie croniche, ecc.).

Simona De Francisci – (L’Unione Sarda)

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