L’interessante riflessione del Professor Andrea Impagliazzo, sulla privatizzazione dei Fari dell’Arcipelago di La Maddalena
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LA MADDALENA – Facebook mi chiede “a cosa sto pensando” e mi ritorna in mente di aver letto sull’Unione Sarda di Cagliari un intervento a puntate da parte dell’ex primatista di ex cariche istituzionali – (ex sindaco, ex deputato regionale, ex presidente di Regione, ex deputato nazionale ) – che la Regione autonoma della Sardegna ha messo all’incanto i fari del Nord Sardegna, precisamente quelli di Razzoli, di Punta Filetto dell’isola si Santa Maria, dell’ eremo di Capo d’orso presso Palau e che gli stessi sarebbero stati opzionati addirittura da una “diansty” locale, precisamente dalla grande famiglia del Patron della Delcomar.
- Ebbene, mi chiedo, qual’è il “delitto?”.
Lo sa il sorprendente (nel senso che si “sorprende” di tutto pur di far parlare di sé) ex sardo-nazionale che dai tempi in cui chi scrive era bambino, ed ora ultraottantenne, quei fari, abbandonati dai finalisti, quasi tutti MADDALENINI, per l’introduzione, prima, delle bombole a gas, poi dei moderni pannelli solari, ebbene quei fari da allora, ripeto, sono stati abbandonati a se stessi, sono attualmente in uno stato a dir poco fatiscente e pericolosissimo, in quanto tutti gli ospiti estivi attratti dalle leggende a loro riferibili, li frequentano pericolosamente in ogni ora di tutte le belle o brutte giornate delle loro vacanze.
- Dov’è lo scandalo, illustre On. Pili, ex di tutte le cariche istituzionali, ex da cui tutti i politici rifuggono da tempo?
- Vuole, forse, vedere con i suoi occhi il crollo di queste vecchie sentinelle delle Bocche di Bonifacio, che tanti marinai e tante navi, grandi e piccole, hanno guidato in tantissimi anni di vita?
- Lo sa perché sono in questo stato?
Perché l’incuria dell’ente pubblico li ha ridotti in stato comatoso, perché da un intero secolo nessuno vi ha messo mano, perché sono stati abbandonati come se fossero delle scarpe vecchie.
- Vuole l’ex di tutto vederne le ceneri?
Allora, a mio modesto avviso, BEN VENGA IL PRIVATO, ben venga anche se questi sia di una dinastiy locale. Se non altro noi MADDALENINI non saremmo più costretti a passar loro a fianco con le nostre barchette, chiudendo entrambi gli occhi per non vedere tutto quel ben di Dio, costruito dai nostri avi, abbandonato al suo triste, miserevole destino.
- On. Pili, vuole un esempio lampante del perché io e tanti locali sosteniamo che il PRIVATO è mille volte meglio del PUBBLICO?
Budelli ed il suo gioiello, la SPIAGGIA ROSA. Magari non ci fosse stato il Parco dell’Arcipelago di la Maddalena allorquando un privato, il neozelandese Harte, di cui lei parla tanto male, quasi fosse il diavolo in persona, acquistò all’incanto l’intera isola per salvaguardarla dall’ incuria dell’ente pubblico?
Il parco fece spendere allo stato ben 3 milioni di euro – (6 miliardi delle vecchie LIRE!) – per il diritto di prelazione!
Penso, ed in molti pensiamo, che le cose sarebbero cambiate decisamente in meglio. Da allora sono passati parecchi anni e non si è nemmeno riusciti ad allontanare dalla Spiaggia Rosa il sedicente custode abusivo che in quella vendita all’asta di cui sopra guadagnò ben 153.000 € dalla vecchia proprietà!
L’abusivo è ancora là e, unico al mondo, si gode una delle meraviglie mondiali.
Questo è lo status quo dell’ Ente Pubblico, on. Pili.
Un consiglio spassionato: si dia all’ippica!
(Prof. Andrea Impagliazzo)
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