L’Isola del panino e mortadella
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Vogliamo pensare?
Altro che Tunnel… se si continua di questo passo, forse sarà meglio levare anche i Traghetti
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LA MADDALENA – E’ vero: il famoso turista “panino e mortadella” portato da casa, va in vacanza in tutta Italia. Ma quando arriva con viaggi organizzati dai tour operator nostrani o dalle navi da crociera dal porto di Olbia, probabilmente, c’è qualcosa che non funziona.
E cosa non funziona?
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A notare questo evidente fenomeno del “panino e mortadella” – martedi mattina, sono stati in tanti che si sono visti trasformare Piazza Comando in un fast food fai da te dai numerosissimi vacanzieri sbarcati nell’Isola con numerosi pulman… nella festa del 25 aprile.
Ma questa è una situazione che si ripete – sistematicamente – tutti i giorni e questi non sono panini portati da casa… ma pasti preconfezionati in serie ricevuti dal luogo di patenza:
Certamente, è chiaro che non è sufficiente far pagare questa tassa di sbarco di €. 2,50 o 5 euro per i Barconi – (…che ormai a inizio stagione si trovano già ad aver venduto i loro biglietti senza aver previsto la tassa di sbarco…) – quando poi l’economia turistica locale – senza alcuna organizzazione e senza una adeguata politica da programmare prima e da presentare dopo – va a rotoli in questo modo.
D’altro canto manca l’offerta… e manca anche la politica:
- evidentemente nessuno si è mai preoccupato di contattare le agenzie che portano i turisti a La Maddalena;
- nessuno si è mai preoccupato di organizzare e far presentare pacchetti agevolati di ristoro o di ricezione;
- le Chiese da visitare sono chiuse, l’ufficio turistico comunale lavora solo nei giorni feriali ad orari ministeriali… e gli altri servizi – come ormai da più di dieci anni – sono del tutto inefficienti e scadenti… e non possono essere dimenticati dalla nostra politica locale che – a quanto pare – pensa ad altro.
A La Maddalena, ormai è cosa nota: forse… ci troviamo – per la 3^ volta – a subire un altro floop politico che soprattutto di turismo, …ma anche d’altro, non sa cosa fare.
Che dire: abbiamo evidentemente preso un altro abbaglio…
Di contro, c’è anche da dire però, che ancora siamo un popolo sodomizzato dalla comoda sindrome dell’arsenalotto o di mamma Marina e di turisti, probabilmente, no ne vogliamo sapere perché forse ci fanno anche paura.
Se si pensa, per esempio, che in una zona meteorologicamente quasi sempre avversa dalle correnti ventose come la nostra – prevalentemente colpita dal maestrale – si pretendono nei bar e nei ristoranti esposti a queste ventolate gli ombrelloni pronti a volare da un momento all’altro, al posto di idonee e semplici strutture di riparo, solamente perché il nostro regolamento comunale – evidentemente inadeguato al turismo e alla ricezione, (…e che non si vuole modificare), fa da inutile braccio di ferro con gli operatori del settore, non possiamo allora pretendere di evitare il fast food fai da te nelle piazze… come invece, per esempio, non accade a San Remo ed anche nelle numerosissime altre città turistiche d’Italia.
Ebbene si… siamo tutti bravi e tutti scienziati ma… alla fine della fiera… il risultato è sempre lo stesso: un gran casino che resta ingestibile… o non si vuole gestire!
(Alberto Tinteri)
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