Liste d’attesa Sanità: «Per tagliarle bisogna incrementare i budget ai privati convenzionati»

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REDAZIONELa Sanità promessa da Alessandra Todde in campagna elettorale, come primo punto dei suoi impegni, continua a fare acqua da tutte le parti. Ancora una volta il budget è terminato: visite ed esami nei centri privati accreditati i cittadini devono pagarli per intero oppure rinviarli.

L’allarme è stato rilanciato in una nota inviata all’assessore Armando Bartolazzi a firma di Confapi Sardegna, Mednet, Sapmi e Federlab, le organizzazioni sindacali che rappresentano le strutture sanitarie private accreditate che hanno affidato all’avvocato Stefano Porcu la gestione della “vertenza”.

Chiedono un incontro urgente e propongono un piano per l’azzeramento dei tempi d’attesa delle prestazioni specialistiche.

Basterebbe un incremento dell’attuale finanziamento del 20% per dare risposte concrete alle migliaia di sardi che oggi sono costretti a posticipare le cure, e per le liste d’attesa della sanità sarebbe una boccata d’ossigeno importante.

(Lo segnala il quotidiano L’Unione Sarda)

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