Navigava nel mare protetto: multato
da La Nuova Sardegna
Lo Squalo finisce nella rete della Guardia Costiera
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LA MADDALENA – I militari della Guardia Costiera al comando di Leonardo Deri hanno multato l’imbarcazione che trasporta i turisti nelle isole dell’arcipelago.
Attraversava una zona vietata alla navigazione dietro Caprera. Al timone dello Squalo IV un comandante dall’esperienza blasonata, Enzo Di Fraia. Che oltre a essere un super marinaio è anche componente del Consiglio direttivo del Parco, l’ente che quelle regole le ha scritte e le fa applicare.
Di Fraia era in buona compagnia ieri pomeriggio quando la motovedetta della Guardia costiera ha aperto il blocchetto delle sanzioni.
Diverse le imbarcazioni, in navigazione e alla fonda, beccate nello spazio di mare compreso tra Cala Andreani, la spiaggia del Relitto e l’isola della Pecora. Nel piano di zonizzazione del Parco dell’arcipelago la regola in base alla quale quello specchio di mare è off limits alle barche esiste da 20 anni. Da quando venne istituito l’ente di tutela.
Zona Ma. Il piano di zonizzazione del Parco prevede diversi livelli di tutela. L’Ma è quello più elevato. Gli specchi di mare indicati con queste due lettere vengono definiti: aree marine di rilevante interesse naturalistico nelle quali il rapporto tra uomo e ambiente è limitato. Il tratto tra l’isola Pecora e il Relitto è Ma. A due passi si trova il santuario dei cetacei. Vietata la pesca professionale e sportiva con qualsiasi mezzo; l’immersione con le bombole; la navigazione, l’accesso e la sosta non regolamentati. Lo stesso livello di tutela di quel tratto di Caprera è applicato alla Spiaggia Rosa, allo spazio di mare dietro il passo degli Asinelli, tra Razzoli e Santa Maria. Le altre zone sono invece Mb.
Si tratta ugualmente di aree marine di rilevante interesse naturalistico, ma il rapporto tra uomo e ambiente è autorizzato secondo determinate modalità. Consentita la pesca sportiva con autorizzazione rilasciata dal Parco, quella professionale dalla capitaneria; sì alla balneazione e all’immersione con le bombole; la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di navi e natanti di ogni genere oltre i 300 metri dalla costa ai residenti e a tutti coloro che muniti di regolare permesso rilasciato dal Parco.
Assalto alla spiaggia Rosa. L’infrazione del comandante di Fraia ha quasi oscurato l’altro importante risultato messo a segno dalla Guardia Costiera di La Maddalena.
Negli ultimi giorni, infatti, l’attenzione dei militari si è concentrata sulla tutela di quei tratti di mare identificati dal Parco come zone interdette di riserva integrale.
I militari hanno beccato dei diportisti italiani che avevano oltrepassato i cavi tarozzati messi a protezione della Spiaggia Rosa, la perla di Budelli. Sono stati identificati e poi sanzionati. Non è la prima volta che i diportisti tentano, spesso riuscendoci, l’assalto al paradiso di Budelli.
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