Nuove misure dal 7 gennaio. “Le ipotesi sul tavolo del governo”

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ROMA – Si è chiuso nella notte il vertice tra Governo e Regioni per illustrare le prossime misure in vigore dal 7 gennaio, quando scadrà il decreto di Natale, sul fronte della lotta alla diffusione del coronavirus.

Riguardo ai nuovi provvedimenti al momento è stato reso noto che verrà effettuato un ulteriore passaggio di governo.

Il ministro Speranza ha confermato che si valuta “per il prossimo fine settimana di applicare le misure da zona rossa per i festivi e prefestivi, con la salvaguardia dei Comuni più piccoli per gli spostamenti“. In ogni caso servirà un nuovo passaggio all’interno del governo “dopo aver raccolto i contributi dei presidenti di Regione“.

Nella riunione, è emersa l’idea di un “provvedimento ponte” tra il 7 e il 15 gennaio. Le proposte sono due:

  1. quella di mantenere in vigore le misure vigenti fino al 15 gennaio – (arancione nei feriali e rossa nel weekend), data di scadenza dell’ultimo Dpcm;
  2. oppure di tornare in zona gialla per il 7 e 8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione il weekend del 9 e 10 e, successivamente, sulla base del monitoraggio, assegnare le fasce per la settimana seguente.

Secondo quanto riferito da Speranza, però, l’orientamento prevalente sembra per la proroga delle misure del Dpcm. Il nuovo Report dell’Istituto Superiore di Sanità è previsto tra giovedì 7 e venerdì 8. Il provvedimento conterrà comunque misure che saranno applicate a livello nazionale, al di là del sistema delle fasce ed è stato illustrato ai presidenti di Regione, i quali si sono detti quasi tutti concordi con misure rigorose anche per le prossime settimane, purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori.

Sembra ormai certo che nel week-end del 9 e 10 gennaio in tutta Italia saranno in vigore almeno le misure previste per la “zona arancione”, che potrebbe invece diventare “rossa” se ci fosse un accordo con le Regioni. Tra le misure ipotizzate ci sono anche le chiusure di bar e ristoranti anche a pranzo, ma aperti solo per la vendita da asporto. Dal 7 gennaio e fino al 15 verrà invece consentito lo spostamento tra le Regioni solo per motivi di necessità, così come il divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi.

Sulla scuola, è prevista la didattica in presenza al 50% negli istituti che deve ripartire dal 7 gennaio. Ma non è ancora scontato che tutte le Regioni decidano di allinearsi a quanto stabilito a livello nazionale: prima di procedere è stato chiesto di attendere l’esito del monitoraggio dell’8 gennaio, dando invece il via libera alle scuole elementari e medie dal 7 gennaio.

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