Omicidio di Cinzia Pinna. Mercoledì l’udienza di riesame per Ragnedda
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REDAZIONE – Proseguono le indagini sull’omicidio di Cinzia Pinna, uccisa con tre colpi di pistola al volto da Emanuele Ragnedda nel suo casolare tra Palau e Arzachena.
Secondo le ultime notizie di stampa, questa mattina, poco dopo le 10, i Carabinieri sono tornati nella proprietà per effettuare ulteriori rilievi, questa volta di natura balistica, alla presenza dell’avvocato Luca Montella, difensore di Ragnedda..
L’obiettivo degli inquirenti è ricostruire in modo dettagliato la dinamica del delitto e confrontarla con la versione fornita dall’indagato. Restano infatti numerosi punti oscuri nel racconto reso dallo stesso Ragnedda dodici giorni dopo l’omicidio.
Intanto, è stata fissata per mercoledì 15 ottobre l’udienza di riesame presso il Tribunale di Sassari, in seguito all’istanza di scarcerazione presentata dal legale dell’imprenditore, che ha impugnato la misura di custodia cautelare in carcere.
La Procura di Tempio Pausania, continua a indagare per chiarire eventuali coinvolgimenti di terze persone, in particolare per quanto riguarda la pulizia del casolare nei giorni successivi al delitto.
Sono al momento due gli indagati per favoreggiamento:
- Luca Franciosi, 26 anni, lombardo, non ancora sentito dalla Procura;
- Rosa Maria Elvo, 50 anni, di San Pantaleo, che avrebbe confermato di aver sentito da Ragnedda la versione secondo cui avrebbe ucciso un cane all’interno della casa – spiegazione che, secondo quanto riferito, giustificherebbe la presenza di sangue sul divano e l’acquisto di un nuovo arredo.
Indine, secondo le indiscrezioni giornalistiche, la Procura disporrebbe anche della testimonianza di una persona che avrebbe visto due individui intenti a ripulire la scena del delitto all’interno della tenuta, elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per chiarire i contorni di una vicenda ancora piena di ombre.
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