Ospedale, «Insieme in Piazza»
da La Nuova Sardegna
Consiglio comunale unito
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LA MADDALENA – Il Consiglio comunale è compatto nel difendere il diritto alla salute dei maddalenini e a mantenere i servizi dell’ospedale Paolo Marlo. L’aula ha approvato all’unanimità un documento in cui ribadisce alcune priorità.
La necessità della presenza 24 ore su 24 di un anestesista per garantire le emergenze e le urgenze; di considerare essenziali le figure di chirurgo e cardiologo per stabilizzare il paziente anche per un eventuale trasferimento.
Maggioranza e opposizione chiedono alla giunta regionale un tavolo di concertazione che tenga conto dell’insularità del territorio. «Se la Regione si fregia di avere un arcipelago nell’isola, da Cagliari il mondo politico deve garantire il diritto alla salute dei maddalenini – sottolinea il sindaco Luca Montella – Difendiamo insieme i servizi dell’ospedale Paolo Merlo col coltello fra i denti. Non spetta a noi individuare e suggerire un modello, è compito della Asl, siamo politici non tecnici. Dall’azienda ospedaliera di Olbia non abbiamo ricevuto alcuna proposta. Ecco perché sabato, alle 10.30, con la mobilitazione generale scenderemo in piazza per difendere in modo compatto il territorio. Le responsabilità dell’assottigliamento dei servizi ospedalieri sono della Asl e della Regione, che in questo territorio sono assenti».
«È mancato il rispetto tra le istituzioni – dice l’assessore alla Sanità, Massimiliano Guccini – La responsabilità in primis è dell’assessore regionale Luigi Arru, che aveva dato rassicurazioni al sindaco e a tutti i consiglieri comunali, di fatto poi smentite dai provvedimenti del commissario straordinario Paolo Tecleme. Gli abbiamo detto che non può cancellare i servizi e che i tagli regionali alla Asl non sono una giustificazione».
Il consigliere di minoranza Arianna Carola suggerisce un modello: «Dividere l’ospedale in due grandi aree: una piattaforma medica e una unità di emergenza-urgenza, in cui racchiudere i servizi di ortopedia, cardiologia, anestesia, chirurgia, con la presenza fissa di un ginecologo e un’ostetrica».
Per il capogruppo Gaetano Pedroni: «Non possiamo fare una battaglia di difesa dei servizi sanitari senza rilanciare una proposta sulle esigenze reali».
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