Ospedale. LA RESA DEI CONTI
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(Finalmente) Si accende la protesta per il Paolo Merlo
“La sanità Maddalenina ha ricevuto il colpo di grazia!”
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LA MADDALENA – La Regione Sardegna con la delibera G.R. n.6/15 del 2.2.2016 ha sancito quali norme utilizzare per colpire a morte il nostro Presidio Ospedaliero.
Da anni il Gruppo Socio Politico Cristiano evidenzia questo processo involutivo che ha assunto una dimensione cosi malevola che ignorarla ci rende complici.
La ASL di Olbia da sempre ci ha impedito di funzionare, lo ha fatto adottando espedienti restrittivi per poi utilizzarli per privarci dei servizi, l’ultimo quinquennio ne è l’evidenza, ove l’accanimento è diventato SISTEMA.
La RSA (Residenza Sanitaria Assistita, che avrebbe dovuto accogliere anziani totalmente inabili, pazienti bisognosi di assistenza protratta nel tempo e giovani donne con problematiche sociali) vergognosamente negataci, i reparti del Paolo Merlo ogni anno dimezzati nella loro funzionalità, le corsie prive del personale, l’incredibile inadempienza nel dotare il Presidio dell’EMOTECA che ha generato l’inoperatività dell’Ostetricia e di altri reparti.
In questo contesto la ASL n. 2 – (che è quella che ha inviato i report alla REGIONE SARDEGNA) – ha disposto provvedimenti che se la popolazione e la politica non rigettano, [come hanno fatto tutti i comuni della Sardegna, Tempio in testa che ha capito il gioco sporco che Olbia ha attuato] noi saremo azzerati, e non potremo più parlare di Ospedale, se questi è privo della Ginecologia, Pediatria, Nido, Chirurgia ed un PRONTO SOCCORSO adeguato alle necessità di un paese ARTATAMENTE ISOLATO.
Non è più possibile esitare: o con il paese o contro, o con i diritti della cittadinanza… o con le solite insensate,vergognose discolpe…spesso adottate da chi dovrebbe tutelarci, difenderci,proteggerci.
L’Ospedale è tecnicamente chiuso: con la Ginecologia impedita a far partorire le nostre donne, con la pediatria non più Servizio, il nido sottrattoci con espedienti meschini, la Medicina trasformata in Ospedale di Comunità, la Camera Iperbarica indicata già ad Olbia, con gli ambulatori spostati a Padule solo per occupare locali costruiti ed accreditati per la RSA…Con l’angoscia di morire in banchina, o in un viaggio verso il più vicino Ospedale… solo perché la ASL n.2 ha deciso che il Paolo Merlo non può più assolvere quanto per decenni ha svolto con professionalità assoluta.
Il personale dipendente del presidio forse non ha ancora recepito la sua incompatibilità con una struttura operativamente azzerata.
Il giorno 2 Aprile c.a. alle ore 18,00
nell’Oratorio S. Giovanni Bosco, sito vicino al presidio Paolo Merlo, parleremo di questa Sanità avvelenata, cercheremo ostinatamente soccorsi e soluzione, reclameremo quella dignità che abbiamo smarrito, ospiteremo i NOSTRI:
- Politici,
- Sindacati
- Giornalisti
- Associazioni
- Operatori della Sanità ed i Maddalenini…
Li sollecitiamo a partecipare perché senza quest’ultimo GRIDO, il paese non avrà futuro!!!
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Non permetteremo strumentalizzazioni, non cercheremo colpevoli, saremo tutti impegnati ad imitare quel colpo di dignità che ha visto altri Ospedali non collocati nelle isole urlare:
BASTA!
La ASL N.2 e la Regione Sardegna ci hanno negato quanto previsto dalle legge BALDUZZI per le ISOLE MINORI. Perché va URLATO che La MADDALENA E’ LA SOLA ISOLA IN SARDEGNA CHE HA L’OSPEDALE E CHE HA IL DIRITTO DI AVERE QUEI SERVIZI SUBDOLAMENTE SOTTRATTICI.
GRUPPO SOCIO POLITICO CRISTIANO
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