Parco. Incendio a l’Isuleddu
Zanchetta ringrazia la macchina dei soccorsi per l’efficienza dimostrata
La ferma condanna da parte del Presidente Bonanno
.
LA MADDALENA – Anche l’on.le Pierfranco Zanchetta interviene su disastroso incendio che venerdi pomeriggio ha colpito l’Isuleddu, ad est di La Maddalena, invitando tutti a non abbassare la guardia: “Pomeriggio di fuoco all’Isuleddu… ma l’efficienza dei soccorsi aerei, terrestri e marini, la generosa azione delle squadre antincendio, delle forze dell’ordine e dei volontari e dei Barracelli che hanno messo in sicurezza i numerosi bagnanti merita un plauso. Grazie a tutti per questa operazione che, fortunatamente, si è conclusa con soli danni all’ambiente. Non abbassiamo la guardia e vigiliamo tutti con la massima attenzione“.
.
La ferma condanna del Parco…
.
“Erano anni che non assistevamo a questo terribile spettacolo. Ringraziamo i vigili del Fuoco, i volontari della Protezione Civile, l’Ente Foreste, il Corpo forestale dello Stato, il Corpo forestale di vigilanza ambientale, la Capitaneria, il Comune di La Maddalena, il personale del Parco, i Barracelli e tutti coloro che sono intervenuti”.
Queste le parole del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, Giuseppe Bonanno in merito al gravissimo incendio – si suppone doloso – che questo pomeriggio si è sviluppato nella zona dell’Isuleddu, nei pressi della spiaggia di Capocchia d’ù Purpu (Testa del Polpo) e che ha seminato il panico tra i bagnanti e tra i cittadini di La Maddalena per un’ora circa.
Attimi concitati in cui si è temuto il peggio ma per fortuna la macchina dei soccorsi è intervenuta tempestivamente: “a spegnere le fiamme, infatti, sono intervenuti due canadair e un elicottero dei vigili del fuoco che a più riprese sono riusciti a fermare l’incendio. Iniziate subito le bonifiche dell’area da parte dei volontari della Protezione civile e degli Enti preposti. “Ora – aggiunge Bonanno – va subito chiarita la dinamica dell’accaduto e dato un segnale forte. Chiederò un incontro urgente con il CTA (Coordinamento Territoriale per l’Ambiente) per definire nuove strategie di sorveglianza del territorio. Non ci può essere impunità per chi brucia il futuro di noi tutti”.
.
La polemica… sempre inutile
E’ bene che si sappia: Nel perimetro comunale di La Maddalena, si insedia il Parco Nazionale. La disciplina in materia di incendi boschivi è dettata dalla legge quadro n. 353 del 21/11/2000 e s.m.i.
Questa legge 353/2000, ha come obiettivo la conservazione e difesa del patrimonio boschivo nazionale, in quanto bene insostituibile per la qualità della vita, dagli incendi boschivi.
L’art. 2 della legge fornisce una precisa definizione di incendio identificandolo come “fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree”.
L’art. 8 della stessa legge prevede, altresì, che per i Parchi naturali e le riserve naturali dello Stato venga predisposto un apposito piano dal Ministro dell’ambiente di intesa con le regioni interessate, su proposta degli enti gestori, sentito il Corpo forestale dello Stato (ora C.F.v.a della Regione).
Detto piano, attualmente varato dall’Ente Parco Nazionale di La Maddalena per il triennio 2013/2017, (vedi) – costituisce un’apposita sezione del piano regionale antincendio boschivo (P.R.A.I) di cui al comma 1 dell’articolo 3.
Nell’opera di tutela, gli Enti competenti (in primis l’Ente Parco) svolgono attività di prevenzione, previsione e lotta attiva contro gli incendi, nonché attività di formazione, informazione ed educazione ambientale.
Etc… etc…
Ma la Domanda che molti cittadini si sono posti è:
Oltre alla (scontata) ferma condanna sull’ignobile gesto compiuto da questi delinquenti che hanno bruciato l’Isuleddu… dov’era il Parco nel pomeriggio del 2 settembre?
.
Non si fa attendere la risposta del “Direttore Iuri Donno”…
Vedi: “Parco. Eravamo presenti nell’incendio…”
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.