Parco, Urban nominata direttore

La Nuova Sardegna

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Per tre mesi dovrà occuparsi di temi delicati tra cui le richieste di pontili nelle isole

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LA MADDALENA – Il Parco ha un nuovo direttore. Il Consiglio direttivo ha approvato la delibera per la sostituzione temporanea del posto lasciato libero da Ciro Pignatelli.

giovannella_urbanGiovannella Urban, architetto, già responsabile di area all’interno dell’ente. Tre mesi il tempo del suo contratto e un sacco di problemi ed emergenze da gestire. Ad esempio le richieste dell’Ati, l’associazione temporanea di imprese-armatori maddalenini, di posizionare quattro pontili di attracco nelle isole di Spargi, Budelli e Santa Maria.

Una richiesta che non convince la minoranza e ha scatenato le polemiche delle associazioni ambientaliste, pronte a rivolgersi al Tar nel caso in cui le domande dovessero essere accolte. Replicano dall’Ati. «Abbiamo proposto questi pontili perché in trenta anni, le istituzioni locali non hanno provveduto, nè mai progettato di accogliere in termini di sicurezza e decoro i numerosi turisti in visita alle nostre isole, lasciando questo onere a noi operatori del settore.

La categoria degli armatori , sia locali che delle località limitrofe, operanti nelle acque ricadenti nel parco, paga annualmente un contributo obbligatorio al fine di ottenere l’autorizzazione stagionale al traffico, accettando le regole che disciplinano itinerari a mare e punti di sbarco, per contrastare la pressione antropica. A oggi, però, le istituzioni si sono limitate semplicemente al posizionamento di boe di ormeggio riservate alla categoria da traffico, peraltro spesso occupate da imbarcazioni da diporto, private o da noleggio, ostacolando di fatto le procedure di sbarco passeggeri, rendendole talvolta pericolose.

Il progetto è stato presentato a nostre spese con la finalità di migliorare le operazioni di sbarco imbarco per i passeggeri. I punti di sbarco, individuati per il posizionamento dei 4 pontili, restano quelli storici, cioè quelli autorizzati da tutti gli enti preposti, ente parco compreso, localizzati su punti naturali della costa, da sempre utilizzati da marinerie provenienti da tutta la costa gallurese, regolarmente autorizzate con un sistema di orari e turnazioni».

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