Parti pilotati, polemica in consiglio
La Nuova Sardegna
L’assessore Guccini replica a Pedroni: «Vigileremo sull’attività»
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LA MADDALENA – Tirato in ballo dal gruppo di opposizione “Il Vento che cambia”, l’assessore alla Sanità Massimiliano Guccini replica ai consiglieri Gaetano Pedroni e Arianna Carola che lo avevano criticato per la poca attenzione nei confronti dei provvedimenti presi dalla Asl che, fra l’altro, non consentono più i parti pilotati all’ospedale Paolo Merlo.
«Il diritto alla salute dei maddalenini dovrebbe essere rivendicato in modo unitario e deciso da tutto il Consiglio – dichiara Guccini, invece assistiamo all’ennesima insensata divisione praticata dalla minoranza che, invece di attaccare l’assessore regionale Luigi Arru, dal quale provengono gli atti che incidono sul nostro ospedale, attacca l’amministrazione».
Per quanto riguarda il trasferimento a Olbia dei parti pilotati risponde: «Nel reparto di ostetricia prestano servizio ottimi ginecologi e ostetriche che garantiscono i parti in sicurezza e con standard ottimali. E così sarà in futuro. Nulla ci è stato comunicato ufficialmente, ma è chiaro che non possiamo opporci all’indicazione che prevede il trasferimento delle pazienti cosiddette a “rischio medio – grave” verso un ospedale in cui è presente un reparto di rianimazione e un centro trasfusionale. La sicurezza della mamma e del bambino viene prima di tutto. Certo non bisogna ampliare il concetto di rischio verso donne che a rischio non sono, perché il trasferimento continuo di partorienti porterebbe in breve tempo alla chiusura del punto nascita. Vigileremo perché ciò non accada».
Quanto alla chiusura del reparto di pediatria, Guccini puntualizza che «era destinato alla chiusura totale vista la percentuale di ricovero sotto lo zero. Siamo riusciti – aggiunge infine – a strappare il mantenimento dell’osservazione pediatrica con quattro posti letto nel reparto di medicina opportunamente isolato. Inoltre riportare il nido in ostetricia consentirà alle mamme di poter stare vicine ai neonati giorno e notte senza dover salire al piano superiore per allattare. Soluzioni queste ampiamente condivise dal consigliere Carola, era presente con me alla riunione col commissario della Asl».
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