Passeggini in Piazza. Continua la protesta
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LA MADDALENA – Continua la protesta delle mamme maddalenine contro la politica regionale sulla Sanità che vede, senza possibilità alcuna, la chiusura del Punto Nascita e di altri servizi importanti del Paolo Merlo.
Ieri pomeriggio le giovani donne isolane hanno parcheggiato in piazza Garibaldi, davanti al Comune, un centinaio di passeggini senza bambini, chiedendo agli amministratori locali – attualmente disarmati e inascoltati dalla politica regionale dell’Assessore Arru e del Presidente Pigliaru – di farsi sentire più energicamente.
“No fanno altro che preoccuparsi del Mater Olbia o della nuova poltrona da occupare all’Autorità Portuale di Cagliari… dimenticando le esigenze reali sul resto del territorio… come se a La Maddalena e a Tempio esistano solamente cittadini di serie B” – urlano le mamme.
Nel frattempo in Regione, dopo le dimissioni di Maninchedda e i numerosi malumori interni, la maggioranza si avvia a spaccarsi ulteriormente proprio sulle linee di indirizzo per gli atti aziendali delle Asl e sulla riorganizzazione della rete ospedaliera. Non solo una parte del Pd e il Partito dei Sardi (Maninchedda) che si sono messi di traverso sollecitando sostanziali modifiche, ma anche l’Upc (Pierfranco Zanchetta) ha aperto un nuovo fronte, disertando il vertice come il PdS.
“Sono stanco di vedere abbandonate le realtà periferiche della Sardegna – tuona il capogruppo dei Popolari socialisti ed esponente dell’Upc Pierfranco Zanchetta – soprattutto le isole minori come sta accadendo a La Maddalena, dove c’è un ospedale in totale sfascio e abbandono. Gli isolani non sono cittadini di serie B o carne da macello. Arru deve intervenire – incalza l’alleato – e portare soluzioni adeguate per ricomporre lo sgretolamento del presidio ospedaliero Paolo Merlo. C’è molto bisogno della politica e non dei tecnocrati. Gli isolani si sono stancati di subire le beghe tra medici, le mezze verità, i tagli ai servizi, le penalizzazioni e la scarsa attenzione di chi ha responsabilità. La chiusura del punto nascita, il ridimensionamento di altri servizi sanitari e gli annunciati piani di riorganizzazione socio-sanitaria dell’isola – conclude Zanchetta – non bastano a compensare i pesanti disagi dell’insularità, di chi è costretto a recarsi altrove per curarsi o per partorire“.
“La nostra è una battaglia a difesa del diritto alla salute dei cittadini che vivono in un Isola svantaggiata per la mancanza di strade adeguate e collegamenti rapidi in caso di urgenza” – concludono le mamme maddalenine da Piazza Garibaldi.
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