“Pochi tamponi”, la Sardegna rischia il declassamento
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L’Isola rischia di essere declassata, l’allarme lanciato
dal direttore del Laboratorio analisi dell’Aou di Cagliari
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CAGLIARI – In Sardegna è in calo il numero dei tamponi per l’accertamento dei casi di coronavirus e il tracciamento dei contagi è a rischio. La situazione preoccupa molto e fornisce i connotati di una sorta di abbassamento della guardia che si può rivelare molto pericoloso soprattutto alla luce dell’ingresso dell’Isola nella zona verde europea. Il numero dei test è infatti tra quelli considerati per una valutazione finale.
Lo scrive oggi l’Unione Sarda.
Anche Ferdinando Coghe, direttore del laboratorio analisi dell’Aou di Cagliari, rilancia l’allarme: “Il tracciamento dei contagi resta uno strumento fondamentale per contrastare il virus. Ora su questo fronte stiamo facendo pochi tamponi”, e in effetti “per il basso numero di test il ministero della Salute potrebbe declassarla e riportarla in una zona di maggiore rischio”.
Facendo un paragone, ricorda Coghe, “un anno fa facevamo una media di 1.000-1.200 tamponi al giorno e non avevamo casi di positività. Oggi ne facciamo 200-250 al giorno e abbiamo ancora contagi”.
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