Porto Rotondo. Al via la terza Fiera della Nautica della Sardegna
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RASSEGNA STAMPA
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Settimo Nizzi: «Per il turismo continueremo a puntare su iniziative come questa»
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REDAZIONE – Da Piazza Krizia, circondata dagli stand delle eccellenze artigianali ed enogastronomiche di Insula Sardinia Quality World, ha preso il via la terza edizione della “Fiera Nautica di Sardegna”, ospitata, per il secondo anno, dal borgo e dalla Marina di Porto Rotondo.
Taglio del nastro graziato dalle migliorate condizioni meteo, alla cerimonia di apertura presenti le massime autorità istituzionali e religiose e i rettori delle Università di Sassari e Cagliari.
Benedice l’avvio della stagione turistica e porta i saluti della presidente Alessandra Todde, il vicepresidente della Regione, Giuseppe Meloni,a cui è spettato il compito di aprire gli interventi dal palco.
Priorità investire sul comparto: la nautica, ha detto Gianni Sarti, presidente del Cipnes (ente promotore ed organizzatore dell’evento) «è un settore sul quale la Regione deve puntare insieme a cultura ed archeologia.
Grande sfida di questo territorio, ha poi proseguito il Sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. «Continueremo a puntare su eventi come questo e a migliorare la qualità della vita della frazione di Porto Rotondo», ha detto il primo cittadino, ringraziando il Cipnes, «esortiamo la gestione della Marina a investire, come già sta facendo, sempre più nelle infrastrutture del Porto». Sul palco anche Matteo Molinas, junior general manager della Marina di Porto Rotondo e neo-presidente della “Rete dei porti“, che ha ricordato il lavoro invernale nelle maggiori Fiere nazionali ed internazionali a caccia di contatti «per porre le basi di un evento in crescita che potrà arricchirsi di nuovi contenuti».
I numeri fanno ben sperare, come ha spiegato il direttore organizzativo, Angelo Colombo. «Centottanta barche e 156 stand a terra sono cifre da record», afferma, «insieme ai tanti talk di approfondimento e agli eventi collaterali; sono il frutto di un grande lavoro di tutti».
Franco Cuccureddu, assessore regionale al Turismo, chiude con un impegno: «La Sardegna è percepita come regione turistica in realtà il contributo che il turismo dà al Pil sardo è dell’8 per cento, 3/4 punti in meno che il turismo da al Pil italiano – ha detto – il nostro impegno sarà valorizzare i nostri prodotti, far emergere il nero e valorizzare la nautica e la sua cantieristica, segmento importante della nostra offerta. Così potremo fa diventare la Sardegna una vera meta turistica».
Nella cinque giorni di Fiera, che si conclude domenica 5 maggio, non meno centrale il ruolo del programma di marketing territoriale “Insula” a cui è stata affidata l’accoglienza e l’animazione serale con cooking show, spettacoli e sfilate di moda: intercettare i viaggiatori del turismo “esperienziale” con l’offerta delle eccellenza dell’Isola, l’obiettivo del direttore Massimo Masia che punta a far scoprire agli appassionati di nautica la Sardegna meno conosciuta. L’ingresso, a partire dalle 10 e fino a tarda sera, è libero.
(L’Unione Sarda)
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