Regionali 2024. I Progressisti lanciano i nomi di Renato Soru e Graziano Milia

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REDAZIONE – Prima della direzione del Pd, non ancora fissata ma prevista entro la fine del mese, non si riunirà il tavolo di coalizione del centrosinistra, con M5s e forze indipendentiste e autonomiste, chiamato a prendere in esame i nomi per la scelta del futuro candidato alla presidenza della Regione.

Serve ancora del tempo ai Dem per ufficializzare il nome di Alessandra Todde del M5s, da portare agli alleati, così l’ipotesi di chiudere la partita entro fine ottobre si allontana.

Ma a smuovere le acque ci pensano i Progressisti che annunciano che al prossimo tavolo di coalizione sottoporranno le candidature di Graziano Milia e Renato Soru.

E nella partita, Pd volente o nolente, ha precisato Francesco Agus – il capogruppo del partito in Consiglio regionale, entrano ormai anche le Comunali di Cagliari e Sassari. Gli esponenti democratici hanno subìto la mossa di Massimo Zedda (Progressisti) che ha avanzato la candidatura per guidare il capoluogo e si affrettano a dire che “prima dobbiamo vincere le Regionali“, viste anche come una sorta di primarie nell’analisi per il voto cittadino.

Non è accettabile che il candidato del centrosinistra in Sardegna sia frutto di uno scambio tra Pd e M5s con il Piemonte“. Lo sostiene con forza Renato Soru, ex presidente della Regione, che già da tempo ha chiesto che si svolgessero le primarie nell’Isola per potersi candidare, scartate invece dalla nascente coalizione che mette insieme e il Pd con il M5s, i Progressisti e le forze autonomiste e indipendentiste.

Non mi piacciono le decisioni calate dall’alto, non piacciono a me e alla nostra gente, i sardi non meritano questo scambio indecente Piemonte-Sardegna“, ha evidenziato Renato Soru alla platea di uno dei suoi incontri sul territorio, ribadendo la sua ferma volontà di candidarsi.

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