Regionali. FdI rivendica la guida del centrodestra. E Forza Italia dice: «candidiamo i governatori uscenti»

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REDAZIONE – Fratelli d’Italia insiste e rivendica la guida del centrodestra. Il Congresso provinciale di Fratelli d’Italia a Cagliari, tiene il punto in vista delle elezioni regionali in programma tra circa tre mesi. «Sia il tavolo nazionale che quello regionale, ha spiegato la coordinatrice regionale Antonella Zedda, si stanno incontrando e stanno discutendo per arrivare alla migliore scelta condivisa, affinché il centrodestra unito possa di nuovo vincere le elezioni».

Da tempo, Fratelli d’Italia rivendica la guida della coalizione, mentre i vertici nazionali del partito hanno già proposto il nome di Paolo Truzzu per la candidatura alla presidenza della Regione. «Fratelli d’Italia, ha aggiunto Antonella Zedda, si appresta a candidarsi come partito vincente, poi saranno le urne a decretarlo, e ad oggi sulla base del risultato delle Politiche siamo inevitabilmente il primo partito». Ovviamente, per il peso che ha nella coalizione, «Fratelli d’Italia ha diritto a fare una proposta, ma anche un dovere nei confronti degli elettori di centro destra».

Sui tempi per la scelta, «queste decisioni hanno bisogno di tutto il tempo necessario, sono certa, conclude la Zedda, che le discussioni che affrontiamo sia sul tavolo regionale, che nazionale, saranno utili affinché il centrodestra unito resti unito e vinca».

Secondo quanto trapelato nei giorni scorsi, infine, il tavolo dovrebbe fare quadrato dopo il via libera alla manovra nazionale.

«Candidiamo i governatori uscenti». A dirlo è il vicepremier, Antonio Tajani, che ha parlato anche delle relazioni fra alleati del centrodestra: «Non c’è bisogno di riequilibrare i rapporti di forza con Fratelli d’Italia, non è una questione di lottizzazione», ha sottolineato in un’intervista al Messaggero facendo espresso riferimento alle «fibrillazioni» nello schieramento e al caso Sardegna.

Ma se l’ uscente sergente Solinas ha fallito, cosa facciamo?

Per il ministro degli Esteri, e leader di Forza Italia, alle Regionali, nella scelta per il candidato governatore, «seguiremo la prassi», ossia «ricandidare gli uscenti, a meno che un partito non decida di sostituirlo».

E sulla riforma del limite dei due mandati, Tajani dice: «Non è che possiamo fare le leggi per qualcuno, e poi è sano garantire un ricambio nella leadership delle Regioni dopo 10 anni. Un conto sono i sindaci dei comuni piccoli, un conto i presidenti delle Regioni».

E così anche Tajani fa il gioco della Lega… anche se consapevole delle tantissime contrarietà espresse dalla gran parte dei politici regionali di Forza Italia, sulla ricandidatura del fallito Sergente Solinas.

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