
Regione. Finanziaria a rischio impugnazione da parte del Governo

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REDAZIONE – Da quanto si apprende dagli organi di stampa, la Finanziaria Regionale della Sardegna è al centro di una possibile impugnazione da parte del Governo davanti alla Corte Costituzionale.
Il motivo principale riguarda l’assegnazione di contributi a enti locali e soggetti vari senza criteri espliciti e trasparenti.
Secondo la Ragioneria generale dello Stato, queste assegnazioni, contenute nella legge finanziaria e approvate dall’Aula senza giustificazioni dettagliate, violerebbero il principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione.
I punti principali al centro della contestazione governativa sono:
- Contributi “particolari” – Sono fondi destinati a Comuni, consorzi, agenzie, parrocchie, Acli, università, Asl, fondazioni, associazioni, senza criteri oggettivi o procedura pubblica.
- Violazione dell’art. 3 della Costituzione – La mancanza di trasparenza nella distribuzione delle risorse potrebbe comportare una disparità di trattamento tra soggetti pubblici e privati.
- Rischio impugnazione anche per il “Salva Casa” – La norma regionale non recepisce le direttive nazionali sull’abitabilità dei monolocali di 20 mq, esponendosi a ulteriori rilievi costituzionali.
- Possibili contromosse della Regione – Fonti della maggioranza riferiscono che l’Esecutivo regionale potrebbe presentare le relazioni giustificative che accompagnavano le richieste di stanziamento, per dimostrare l’esistenza di criteri nella distribuzione dei fondi.
In sintesi, si tratta di un conflitto istituzionale tra autonomia regionale e rispetto delle regole costituzionali nazionali. Il tempo per evitare l’impugnazione c’è ancora, ma la Regione dovrà fornire spiegazioni dettagliate e convincenti.
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