Sanità. Il Gruppo delle Mamme riapre la Battaglia
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Passata la festa, sparito il Santo?
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LA MADDALENA – I maddalenini dopo la campagna elettorale che ha visto la Lega di Matteo Salvini vincente e con tutte le promesse ricevute, attende ora la risoluzione della questione Ospedale Paolo Merlo, distrutto dalla precedente Amministrazione Pigliaru.
Ora, dopo 73 giorni dalle elezioni, il nuovo governatore Christian Solinas è riuscito a completare il suo esecutivo e tutti si attendono celermente risposte valide per sanare questa Sanità che sta, sempre più, creando disastrosi disagi a tutti i cittadini.
Le Mamme di La Maddalena, sempre in prima linea nella difesa del nostro Ospedale, tornano alla carica e confermano di essere sempre unite per continuare a difendere i nostri diritti e di gridare a gran voce l’importanza di poter nascere in sicurezza nel nostro paese. Sia con il nostro tesoro più grande nel grembo sia mentre lo teniamo per mano.
“Non saremo prigioniere di quello che pensano gli altri – ha annunciato a gran voce Stefania Terrazzoni – continueremo unite la nostra battaglia“.
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Sanità. Anche la CIGL contro la Regione
«Fino a quando abuserà della pazienza dei galluresi?». Una Sanità bloccata – dalle elezioni ad oggi – proprio su imput del nuovo governatore Solinas.
«Sono passati 73 giorni dall’insediamento del nuovo Governatore – ricorda la CIGL Gallura – 70 dall’atto d’indirizzo sulla Sanità di Solinas dove si comunicava al direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano di “attenersi strettamente ed esclusivamente all’ordinaria amministrazione”.
Che sostanzialmente significa: “…non prendere più alcuna iniziativa. I concorsi banditi per l’assunzione di personale o il conferimento d’incarichi che dovranno essere sospesi”.
Secondo Christian Solinas, quindi, tutto resta in attesa dell’annunciata riorganizzazione della Sanità Sarda.
«Ma la situazione degli ospedali galluresi non solo è rimasta immutata – dice Luisella Maccioni della CIGL – in alcuni casi è anche peggiorata. L’organico senza una programmazione delle assunzioni e con l’obbligo di usufruire delle ferie presenta ovunque difficoltà e vacanze organiche. Ad Olbia non si provvede neppure alla sostituzione di due dottoresse in maternità. Il personale infermieristico ha difficolta a gestire un carico di lavoro che aumenta esponenzialmente, con l’obbligo dato dalle direttive dell’Ats affinché si usufruisca delle ferie».
Si è creata una situazione paradossale: «Da una parte si rispetta un dettato contrattuale e normativo come le ferie, dall’altro si bloccano i riposi settimanali.
Anche al pronto soccorso di Olbia e nei presidi periferici di Tempio e La Maddalena c’è una enorme carenza di personale medico: ne mancano almeno 10, inoltre mancano 10 infermieri, nonostante gli accessi ai pronto soccorso siano sempre in crescita, non si prevedono adeguamenti di organico… stessa cosa dicasi per l’Osservazione breve una nuovissima ed importante struttura ospedaliera accreditata, attrezzata ma non ancora funzionante. Va da sé che una rivendicazione importante del territorio come quella dei posti di Osservazione breve ed intensiva viene vanificata perché non si riesce ad assumere il personale che faccia funzionare il servizio, garantendo al cittadino sicurezza e dando un maggiore respiro ai reparti.
Per quanto riguarda gli ospedali di Tempio e La Maddalena la situazione è nota. Nonostante le magnificenti promesse elettorali tutto rimane immutato: carenze di personale e riduzione dei servizi – (per La Maddalena, ad esempio, come quelli della Maternità e della Camera Iperbarica ormai bloccati da lungo tempo, oltre al resto).
Un territorio ancora in espansione come quello gallurese risulta essere completamente abbandonato dal punto di vista dei servizi sanitari, bisogna che il governo regionale dia risposte alla Gallura, non solo magnificando le qualità del Mater Olbia, ma intervento compiutamente sulla sanità pubblica, prevedendo innanzitutto la coperta degli organici, attivando tutte le iniziative possibili.
Senza personale – infine – non sarà possibile dare una buona qualità sanitaria, alle centinaia di migliaia di persone che hanno scelto la Sardegna come meta per le ferie. Per questo è necessario sbloccare da subito i concorsi per l’assunzione di personale».
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