Sanità. L’Isola che non c’è… Continua ad essere maltrattata
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LA MADDALENA – La politica del “conta gocce” continua a regnare sul nostro ormai abbandonato territorio. E tutti – politica regionale in primo piano – continuano a far finta di nulla quando si parla del “Paolo Merlo di La Maddalena”, girando la faccia dall’altra parte nello stesso identico modo di quelli di prima.
Ma ciò che lascia tanta amarezza, sono coloro che sino a qualche giorno fa si battevano per il nostro Ospedale manifestando in piazza con il pugnale fra i denti e, addirittura, mostrandosi anche con i pancioni in bella vista; ora invece siedono comodamente sulle poltrone del potere, e in un batti baleno si dimenticano di tutto facendo pure le perfette preziose molto distratte.
E così, dopo la notizia della somma di 398mila euro destinati dalla Regione all’ospedale “Paolo Merlo di La Maddalena”, per potenziare il Pronto Soccorso (ridotto ormai ai minimi termini…), le consigliere di minoranza Rosanna Giudice, Annalisa Gulino e Aldo Pireddu rappresentante dell’Associazione in Difesa del Presidio, scuotono la testa in segno di disappunto e delusione.
In una intervista rilasciata al quotidiano La Nuova Sardegna, la consigliera Rosanna Giudice è intervenuta dicendo: «Questa rimodulazione finanziaria del Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid, per la nostra Isola equivale a riempire un contenitore vuoto. Il Pronto soccorso non ha una dotazione organica sufficiente nemmeno per fronteggiare codici gialli o rossi».
«Da troppo tempo – ha detto invece Annalisa Gulino – il “Paolo Merlo” vive in uno stato di agonia per mancanza di programmazione e adeguati stanziamenti regionali. Rammarica apprendere che ora la Regione abbia stanziato per La Maddalena risorse ridicole di fronte a quelle previste per altri comuni. La Maddalena continua a pagare a caro prezzo la sua insularità. Chiediamo, quindi, al sindaco Fabio Lai di intervenire sull’amministrazione regionale affinché vengano davvero garantiti ai maddalenini il diritto alla salute e la dignità».
«La Regione e la dirigenza sanitaria olbiese – ha incalzato Rosanna Giudice – avrebbero dovuto mettersi, non una, ma due mani sulla coscienza. Altroché potenziare la rete, qui siamo fermi alla riforma sanitaria del 2015, che puntava a ridurre al minimo i servizi dell’ospedale e a realizzare una casa della salute. Va invece attuata quella che riconosce La Maddalena come zona insulare disagiata».
E ad intervenire, sempre sulla stessa frequenza di amara delusione, anche Aldo Pireddu, presidente dell’Associazione in Difesa del Presidio, che ha evidenziato dicendo: «Ci saremmo aspettati più attenzione per l’unico ospedale insulare, dai vertici e dai consiglieri regionali della Gallura. Questo intervento ha il sapore amaro di un semplice risarcimento. Nel Piano triennale di manutenzioni e ristrutturazioni dei presidi regionali, infatti, non è previsto nulla per La Maddalena… Purtroppo Restano tutti i problemi di organico, che possono determinare l’ulteriore declassamento del Pronto soccorso, porta d’accesso dell’ospedale. E non dimentichiamo che dal primo dicembre scorso mancano i rianimatori, oltre al cardiologo e al pediatra.»
Insomma… da una parte soddisfazione per i fondi stanziati dalla Regione, ma dall’altra grande amarezza per l’ormai consolidato abbandono del Presidio Ospedaliero Paolo Merlo di La Maddalena… trattato sempre con il conta gocce e con ormai marcata insufficienza dalla solita politica che non cambia mai…
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