Sanità. Prima di aprire la bocca, controllare che il cervello sia ben alimentato
.
LA MADDALENA – Ho letto attentamente quanto riportato in un post pubblicato su Facebook dal segretario politico locale dell’UDC Marco Cuccu – (…in pool position per le prossime elezioni regionali)… e, da cittadino, non posso che condividere, concettualmente, i malumori da lui patiti e da tutti gli altri cittadini in questo disastroso prodotto della “Riforma Sanitaria” Sarda…
Ma vorrei permettermi di intervenire sullo specifico argomento sollevato, (e non per assumere le difese dell’On.le Zanchetta), ma semplicemente per ricordare, ad onor del vero, che quanto affermato dallo stesso Cuccu, a me risulta privo di ogni fondamento:
Innanzitutto bisogna ricordare che il c.d. 3° Distretto Marino Frontaliero, proposto a suo tempo dell’esimio Prof. Romeo Milani, risulta attualmente già istituito – e anche da tanto tempo, con la stessa legge che ha sostituito le 8 ASL esistenti in Sardegna, con una unica, oggi chiamata ATS ed ha assunto il nome di Distretto Sanitario delle Isole Minori. Altresì, bisogna ricordare che la sua istituzione, (sempre se qualcuno lo ha dimenticato), la si deve proprio all’On.le Zanchetta e all’On.le Pizzuto i quali, in sede di istruttoria della stessa riforma delle ASSL, hanno presentato un apposito emendamento che è stato approvato divenendo così “legge”.
A proposito di ciò, infatti, lo stesso On.le Zanchetta, lunedi 4 giugno u.s., ha presentato una interrogazione diretta all’assessore alla Sanità Arru, per conoscere le ragioni dei ritardi dell’avvio del provvedimento che istituisce i distretti sanitari delle isole minori di La Maddalena e Carloforte –> (vedi). Ed a seguito di questa interrogazione, il DG dell’ATS (Azienda per la tutela della Salute) Fulvio Moirano ha provveduto, proprio ieri, a pubblicare il bando per la nomina dei direttori dei Distretti socio-sanitari delle due isole.
Nella stessa interrogazione, inoltre, il Capogruppo UPC Pierfranco Zanchetta ha chiesto di accelerare il trasferimento ai comuni di La Maddalena e Carloforte le risorse stanziate nella finanziaria 2018 per il “bonus bebè” – (sempre emendamento Zanchetta-Pizzuto) – da destinare alle partorienti di La Maddalena e Carloforte per i disagi che affrontano nel recarsi rispettivamente a Olbia e Carbonia per il parto.
Per le risorse stanziate – (€ 150mila già disponibili) – la stessa ATS ha comunicato (sempre sulla stampa) che presto verranno trasferite ai comuni per poi essere erogate alle neo mamme.
Tra le azioni portate avanti dal nostro consigliere regionale Zanchetta, sempre da notizie di stampa, ricordo a Marco Cuccu, riguardano ancora l’accoglimento nella riforma della rete ospedaliera gli emendamenti che hanno salvato la camera iperbarica e i 2 posti di pediatria, che hanno rafforzato e mantenuto l’offerta sanitaria del Paolo Merlo, così come si può leggere nella tabella sotto riportata, estrapolata dal piano di riforma della rete ospedaliera sarda, peraltro ancora all’esame del Ministero della Salute:
Relativamente, invece, alle recentissime notizie, con la quale il Ministero della Salute avrebbe disposto la riapertura dei Reparti di Medicina e Chirurgia nei piccoli ospedali Sardi e la riattivazione dei Punti Nascita come quello di La Maddalena, come da atti esistenti, è doveroso sapere che la suddetta nota del Ministero della Salute risulta essere a firma della Ministra uscente Beatrice Lorenzin… e non dalla ministra del nuovo Governo Lega-5 Stelle.
La richiesta di deroga per il Punto Nascita di La Maddalena, ed anche per gli altri Ospedali come Tempio, Lanusei, Alghero – inoltre – risulta come da atti ufficiali essere stata già concordata tra la stessa Regione e il Ministero della Salute proprio nel documento di ridefinizione della Rete Ospedaliera della Regione medesima.
In merito alla riforma in generale, anche se a tutt’oggi sta certamente procurando numerosi disagi a tutti i cittadini per precise responsabilità della politica, forse sarebbe anche più opportuno informarsi meglio e approfondire tutti i passaggi e i motivi che hanno obbligato la stessa RAS a procedere con la riorganizzazione del complesso sistema ospedaliero regionale.
Come apparso più volte nella stampa regionale sarda, infatti, bisogna tenere presente che tale manovra sanitaria è stata disposta con un obbligato percorso richiesto dal Ministero della Sanità a cui la Regione non poteva certamente sottrarsi, per porre rimedio agli elevatissimi costi della spesa sanitaria dovuti, come apparso ancora più volte sulla stessa stampa, ad allegre e contestatissime gestioni del passato – (Governo Cappellacci – FI) – e ai ritardi per l’adeguamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
(Rif. Stesso sistema allegro, decapitazione SAREMAR)…
Detto ciò – (che è tutto opportunamente documentato) – non vedo come possano rilevarsi elementi di responsabilità nei confronti del nostro concittadino Pierfranco Zanchetta: Forse solo perché ha votato la riforma della rete ospedaliera della Sardegna? …
Bene, probabilmente – immagino, se non lo avesse fatto, a causa dei contorti e farraginosi meccanismi politici del nostro sistema di governo, che possiamo facilmente ipotizzare, lo stesso Zanchetta, ad oggi, forse non avrebbe potuto continuare a seguire e curare gli altri numerosi interessi che riguardano la nostra Isola… seduto nei banchi della maggioranza…
Le punte di malumore manifestate dal buon Marco Cuccu dovute a questo nuovo e ingarbugliato sistema sanitario sardo, che comunque condivido pienamente, credo però siano da ricercarsi eventualmente nei confronti di altri soggetti ben più impegnati nell’argomento… ed oltre a Zanchetta, mi permetto di escludere anche l’attuale Amministrazione Comunale, che viene sempre messa in ballo – senza alcuna cognizione di causa bensì gratuitamente – dai soliti sproloquiatori per le vie del nostro centro storico… o ancora meglio nei salotti virtuali dei ben pensanti di Facebook.
Ad ogni buon fine, caro Marco… e caro Luca, diciamocela proprio tutta… ma in chiarissime lettere però!
Pace e Bene.
(Alberto Tinteri)
.
.
.
.
.
.
.
.