Caricamento in corso

Sardegna sempre più calda. Entro il 2050 aumenti di temperatura fino a 1,5°C e ondate di calore raddoppiate

.

REDAZIONE – Ondate di calore in aumento del 105%, notti tropicali sempre più frequenti e un’isola destinata a diventare molto più calda nei prossimi decenni. È questo lo scenario tracciato dal nuovo rapporto sul clima della Sardegna, elaborato dalla Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici per conto della Regione.

Il documento, dal titolo “Quadro climatico per il periodo di riferimento e proiezioni climatiche attese per la Sardegna”, rappresenta una vera e propria bussola per comprendere come il cambiamento climatico trasformerà l’isola da qui al 2050.

Secondo le proiezioni, la temperatura media in Sardegna aumenterà tra 1,3 e 1,5 gradi entro metà secolo. Il report considera due scenari:

  • Scenario RCP4.5 (“ottimistico”): prevede politiche efficaci di riduzione delle emissioni e un aumento medio di circa 1,3°C.

  • Scenario RCP8.5 (“pessimistico”): ipotizza che le emissioni non vengano ridotte in modo significativo, portando a un incremento medio di 1,5°C.

Ma il riscaldamento non si fermerà alla media annuale: le temperature massime e minime aumenteranno in modo simile, rendendo le giornate più calde e le notti meno fresche.

Uno dei dati più allarmanti riguarda le ondate di calore, ovvero quei periodi prolungati di temperature estreme. Il numero di questi eventi è destinato a più che raddoppiare:

  • +105% nello scenario ottimistico

  • +106% nello scenario pessimistico

In termini pratici, ciò significa fino a 86 giorni in più all’anno di caldo estremo. Un cambiamento che avrà effetti sulla salute, soprattutto per le persone più vulnerabili, e metterà sotto stress l’agricoltura, le risorse idriche e le infrastrutture.

Il report prevede anche un forte aumento delle “notti tropicali”, cioè quelle in cui la temperatura minima non scende mai sotto i 20°C. Queste notti, sempre più frequenti soprattutto nelle zone costiere e urbanizzate, compromettono il riposo, aumentano il rischio di malattie legate al calore e impattano anche sui consumi energetici per il raffrescamento.

Il rapporto non parla di un futuro ipotetico, ma di un processo già iniziato, come dimostrano gli eventi estremi degli ultimi anni: estati torride, lunghi periodi di siccità, incendi più intensi e frequenti.

Il dossier rappresenta un passaggio chiave nella Strategia Regionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, uno strumento con cui la Sardegna prova a prepararsi ai cambiamenti in atto, pianificando interventi su:

  • tutela delle risorse idriche,

  • gestione del territorio e delle foreste,

  • protezione della salute pubblica,

  • adattamento dell’agricoltura e del turismo.

Il cambiamento climatico non si può più ignorare. Ma agire è ancora possibile. Ridurre le emissioni, proteggere l’ambiente, cambiare abitudini e supportare le politiche di adattamento può fare la differenza.

La Sardegna del futuro sarà più calda, ma non deve diventare invivibile.

Secondo gli studiosi, il momento per agire è adesso.

.

.

.

Commento all'articolo